La Nuova Sardegna

Sassari

Riforma degli enti locali, confronto con la Regione

di Barbara Mastino
Riforma degli enti locali, confronto con la Regione

Domani l’atteso incontro con gli assessori Erriu, Maninchedda e Demuro Il Comune ha una sua proposta di riassetto dopo l’abolizione delle Province

28 settembre 2014
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OZIERI. Da tempo atteso e invocato, si svolgerà domani un incontro sulla riforma degli enti locali, che vedrà la presenza a Ozieri di ben tre assessori regionali: Cristiano Erriu, delegato a Enti Locali, Finanze e Urbanistica; Gian Maria Demuro, assessore al Personale e allaRiforma della Regione; Paolo Maninchedda, responsabile dei Lavori Pubblici.

Tre ambiti che si intersecano inscindibilmente in una prospettiva di riforma organica degli assetti amministrativi regionali e delle autonomie locali, che nella proposta formulata da Ozieri dovrà sostituire alle Province degli ambiti territoriali omogenei, per territorio e popolazione, sui quali disegnare la cartina geografica dei servizi essenziali, che dovranno essere garantiti in egual misura a i cittadini dei comuni grandi e piccoli. Nel territorio del Logudoro il dibattito è iniziato da tempo, per iniziativa del Partito Democratico e su invito dell’amministrazione comunale, che aveva chiesto il massimo coinvolgimento delle forze politiche, sindacali e sociali.

Il Comune, dal canto suo, aveva già esposto la propria idea di riassetto: la creazione, come previsto per legge, di “ambiti” all’interno delle ex Province, governati dall’interno, nei quali gestire servizi, uffici e varie competenze. Si va dalla scuola alla sanità, dai servizi sociali alla giustizia di pace, dai trasporti alla raccolta e riciclo dei rifiuti sino ai consorzi industriali e tanto altro ancora. Servizi essenziali che possono funzionare bene, e con equità, solo se inseriti in ambiti esattamente definiti, governati in autonomia.

L’idea, della quale si parlerà domani alle 18 nella sala conferenze dell’Unione dei Comuni del Logudoro, era stata illustrata nei suoi punti essenziali dal capogruppo consiliare della maggioranza Impegno e Solidarietà Marco Murgia. «Una “ex” provincia di Sassari divisa in ambiti territoriali che siano punti di riferimento per tutte le suddivisioni distrettuali - aveva detto Murgia - potrebbe agevolmente operare creando aggregazioni non solo riconoscibili immediatamente ma sicuramente funzionali. La base per ottenere questo risultato è senza dubbio la chiarezza giuridica: una legge regionale che preveda in primo luogo che l’assemblea dei sindaci della ex provincia possa prendere in mano subito la pianificazione territoriale e in secondo luogo che elimini gli evidenti limiti delle aggregazioni dei Comuni: dare loro una dotazione organica certa, dei finanziamenti propri e ovviamente funzioni aggiuntive». Una riforma del genere non può prescindere dal coinvolgimento diretto dei territori e il Logudoro si prepara a dare il suo contributo.

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