La Nuova Sardegna

Sassari

Snaf: «Ente Foreste, stop ai tagli»

Snaf: «Ente Foreste, stop ai tagli»

Il sindacato contesta il progetto di riordino e rimozione dei “fuori ruolo”

09 ottobre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





OZIERI. Lo Snaf, il sindacato nazionale autonomo forestali proclama lo stato di agitazione contro il progetto di riordino dell’Ente Foreste e in particolare contro l’ipotesi di rimozione di alcune figure di dipendenti, operai e impiegati.

A rischiare il posto, spiega il segretario Gian Vito Marongiu, sono quei capi cantiere e capi squadra, fabbri, muratori, motoseghisti, operatori di mezzi meccanici e agricoli, impiegati, funzionari e collaboratori, responsabili e addetti alla sicurezza, centralinisti e autisti che svolgono tali mansioni pur non essendo inquadrati nei livelli corrispondenti: si tratta in pratica di sostituti, che negli anni «hanno acquisito professionalità e competenza, dimostrato capacità, serietà e attitudini»; persone senza le quali, in sostanza, «non sarebbe stata possibile e non è possibile la gestione dell’Ente Foreste, anche perché da tempo non si effettuano selezioni per la copertura di posti vacanti e ciò fa mancare figure professionali «inquadrate nei livelli corrispondenti a quanto previsto nella pianta organica e alle reali esigenze».

Un caos al quale si vuole rimediare creando un caos ancora maggiore, dice Marongiu, che del provvedimento “salva” solo una parte: l’intenzione di dare a questi lavoratori «il giusto riconoscimento delle indennità spettanti per lo svolgimento delle mansioni superiori».

«Il provvedimento è ineccepibile dal punto di vista giuridico - aggiunge Gian Vito Marongiu - ma genererebbe caos in vari settori: dalla gestione dei cantieri e della sicurezza, alla liquidazione delle fatture, alla corresponsione delle retribuzioni nei tempi contrattuali». Rimuovere ora queste figure significherebbe quindi, secondo Sindacato Nazionale Autonomo Forestali, «la paralisi dell'Ente Foreste» e sarebbe «causa di umiliazione di chi per anni si è reso disponibile a sopperire in modo altamente efficace alle carenze di organico».

Davanti a questa ipotesi nessuno parla, nessuno si muove, dice il segretario del sindacato autonomo, che ricorda come «in tutti questi anni l'unico significativo intervento politico è stato improntato alla stabilizzazione dei lavoratori precari utilizzati per la lotta antincendio», mentre ci si è del tutto dimenticati degli altri. Senza contare che si parla di attuare il provvedimento solo nelle sedi di Olbia-Tempio e non altrove.

«Diversi posti da dirigente del Corpo Forestale (Oristano, Tempio, Lanusei) sono coperti da anni da sostituti senza che nessuno sollevi il problema o richiami sentenze della Corte dei Conti».

Lo Snaf quindi chiede il congelamento dell’ipotesi di rimozione e la «rapida istituzione di un tavolo di confronto al fine di trovare soluzioni tempestive che prevedano la revisione della pianta organica concertata in modo coerente con le reali esigenze dell’amministrazione e l’indizione di concorsi e selezioni interne al fine di coprire i posti vacanti». (b.m.)

In Primo Piano
L’industria delle vacanze

Tassa di soggiorno, per l’isola un tesoretto da 25 milioni di euro

Le nostre iniziative