La Nuova Sardegna

Sassari

Il migliore amico dell’uomo è solo un oggetto per l’ordinamento

Egregio Notaio, sono proprietaria di un cane e lo amo moltissimo. Non ho nessuno al mondo, con ciò intendo dire che non ho nessuno che mi interessi. Ho tre nipoti, figli dei miei fratelli deceduti...

15 ottobre 2014
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Egregio Notaio, sono proprietaria di un cane e lo amo moltissimo. Non ho nessuno al mondo, con ciò intendo dire che non ho nessuno che mi interessi. Ho tre nipoti, figli dei miei fratelli deceduti (ma non le loro mogli) e penso che alla mia morte saranno loro a ereditare. La mia domanda potrà sembrarle strana o bizzarra, ma vorrei sapere se e in quale modo posso tutelare il mio amico a quattro zampe quando non ci sarò più. Vorrei che in mia assenza avesse cure e affetto assicurati fino alla fine dei suoi giorni. Come posso fare? La ringrazio molto per la sua risposta.

Gentile lettrice, il nostro ordinamento prevede essenzialmente meccanismi di trasmissione di carattere patrimoniale a favore di “persone” ma non prevede strumenti successori diretti a favore degli animali che sono considerati (in senso tecnico) come delle cose. Tuttavia è possibile che ad un lascito testamentario a favore di una persona sia imposto un “onere” con la possibilità di vincolare l’efficacia della disposizione testamentaria all’adempimento dell'onere se questo ha costituito il motivo determinante della disposizione medesima. Un colloquio diretto con un notaio le consentirà di formulare adeguatamente lo strumento testamentario in relazione al suo comprensibile desiderio.(Ufficio studi del Consiglio notarile dei distretti riuniti di Sassari, Nuoro e Tempio

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