La Nuova Sardegna

Sassari

Gas, aumenti in vista Bombolai in agitazione

Gas, aumenti in vista Bombolai in agitazione

Incontro dei rivenditori locali per trovare strategie per calmierare i prezzi Chiesto l’intervento della Regione per evitare situazioni di cartello

18 ottobre 2014
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SASSARI. Per fine anno e per gli inizi del 2015 è previsto un incremento dei prezzi del gas. I distributori locali delle bombole sono preoccupati per le ripercussioni che il caro-gas potrebbe avere, e si sono incontrati nella sede della CasArtigiani Associazione Piccole e Medie Imprese Nord Sardegna di Sassari. Attualmente il costo applicato in città per una bombola da 10 chilogrammi, compreso costo di trasporto a domicilio, è di 26 euro. Si arriva invece a 36 per una bombola da 15 chili.

L’anno prossimo non si sa ancora quale sarà la percentuale di aumento, ma i rivenditori sono sicuri che sarà consistente. L’interruzione dell’approvigionamento di materia prima dalla Russia, a causa della crisi in Ucraina, determina per l’Europa un calo dell’offerta e dunque un aumento dei prezzi. Tutto questo si ripercuote inevitabilmente sulle tasche del consumatore finale.I rivenditori hanno intenzione di salvaguardare il cittadino e le famiglie, vcercando di calmierare i prezzi da possibili ondate di aumenti, che da qui a fine anno avverranno.

«Questo fenomeno di tutela alle famiglie sassaresi avviene ormai da almeno 8 anni – dice Giulio Piu, segretario della CasArtigiani – la vendita e la consegna della bombola oggi ha lo stesso costo del 2006». E prosegue: « Vogliamo informare la cittadinanza che l’impennata dei prezzi non dipenderà da noi, ma si tratta di una vero sopruso che siamo costretti a subire. Per noi c'è un calo nelle vendite di un 20% dovuto dalla crisi, speriamo che le famiglie non siano costrette a rinunciare a scaldarsi per colpa degli aumenti».

Nei prossimi giorni i rivenditori chiederanno una serie di incontri urgenti con i responsabili delle società e compagnie imbottigliatrici per instaurare un tavolo permanente di trattative e confronto al fine di prevenire e assicurare equamente una corretta e capillare distribuzione e consegna del prodotto imbottigliato, prevenendo anche il problema della forte carenza dei bidoni a vuoto, che se dovesse verificarsi nei prossimi mesi rallenterebbe centellinando fortemente la distribuzione del gas in bombole alle famiglie. «Alla Regione Sardegna, al Presidente Pigliaru e all'Assessore all'Industria chiediamo di far valere le proprie e le nostre ragioni in materia di costi energetici troppo esosi per la nostra isola, rivolgendosi all'autorità nazionale per il controllo dei prezzi sull'energia, invocando la riduzione del prezzo sul gpl equiparando lo stesso al prezzo del metano, che in Sardegna non viene commercializzato e che invece nel resto del territorio nazionale crea non pochi vantaggi economici».

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