La Nuova Sardegna

Sassari

«Isolanti Italiani» chiude, 29 in mobilità

PORTO TORRES. "Portineria Mare", ore 8: un giorno come se ne vedono tanti, ormai da anni, nella zona industriale turritana. Stavolta a manifestare sono alcuni dipendenti della Isolanti Italiani s.r.l...

18 ottobre 2014
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PORTO TORRES. "Portineria Mare", ore 8: un giorno come se ne vedono tanti, ormai da anni, nella zona industriale turritana. Stavolta a manifestare sono alcuni dipendenti della Isolanti Italiani s.r.l., azienda nata per iniziativa del gruppo CCPL poco più d'una decina d'anni fa, che opera nella produzione di materiali isolanti per l’edilizia, in particolare lastre di pannello estruso per isolamento termico. Sono 29 i lavoratori della Isolanti Italiani, 26 dei quali a Porto Torres, 3 a Reggio Emilia, dove la società ha sede legale. Ebbene, a causa della «pesante situazione di crisi venutasi a creare nel settore dell'edilizia, unico mercato di riferimento per i prodotti di Isolanti Italiani - si legge nella lettera spedita ai lavoratori -, che ha portato ad un consistente e progressivo calo dell'attività che ha prodotto notevoli conseguenze sui risultati economici della società, generando forti perdite...», l'azienda, in base alle analisi effettuate, ha prodotto un piano strategico «già illustrato alle Rsu, finalizzato alla cessazione dell'attività». In soldoni, l'azienda sarebbe prossima alla chiusura e i 29 lavoratori dal 30 novembre sarebbero in mobilità. «Il tutto è stato fatto nel massimo silenzio», lamentano gli operai, che naturalmente temono per il loro posto di lavoro, in una situazione tanto difficile come l'attuale in Italia in generale e a Porto Torres in particolare. E chiedono «un ripensamento o un reintegro nelle ditte del gruppo, come è stato concesso ad altri colleghi della ditta-madre». A mostrare solidarietà al drappello della Isolanti Italiani, molti altri operai del comparto industriale.

Emanuele Fancellu

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