La Nuova Sardegna

Sassari

In commissione le 104 modifiche del Puc

di Luigi Soriga
In commissione le 104 modifiche del Puc

Ieri la prima seduta: i consiglieri devono esprimersi sulle correzioni fatte su indicazione della Regione

21 ottobre 2014
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SASSARI. Ricomincia il conto alla rovescia per l’approvazione del Puc, e nell’arco di un paio di mesi la pratica dovrebbe essere chiusa. Si riparte proprio dalla commissione Urbanistica, dove sono appena approdate le 104 richieste di correzione fatte dalla Regione e le altrettante modifiche apportate dai tecnici comunali. I commissari, nel giro di qualche settimana, dovrebbero analizzare gli adeguamenti e poi votarli. Il calendario è stato già programmato, con incontri a cadenza settimanale. E dal momento che le carte molto spesso si addentrano in un terreno squisitamente tecnico, allora alle riunioni parteciperanno sia l’assessore all’Urbanistica Alessio Marras e anche il dirigente Giovanni Agatau. E siccome il percorso da seguire è molto lineare e non consente manovre, l’assessore Marras ha messo subito le cose in chiaro: «Il Puc è adottato dal 2012 e non può essere modificato. Ormai siamo in una fase molto avanzata, in dirittura d'arrivo. Una fase estremamente tecnica e ben poco politica». Della serie: non c’è più spazio per la filosofia. I contenuti del Piano, le scelte strategiche, la zonizzazione sono state decise dal 2008 a oggi, e non è più il caso di ritornare indietro. Bisogna essere molto pragmatici, rimboccarsi le maniche e approvare le 104 correzioni. Questo se è interesse del Consiglio far sì che Sassari, dopo più di trent’anni, finalmente si doti di uno strumento urbanistico efficiente. E quando il consigliere di Cinque Stelle Sofia Fiorillo comincia a mettere i puntini sulle I ipotizzando di interpellare i cittadini attraverso la fase delle osservazioni, Marras vuole essere ancora più esplicito: «Ragazzi, parliamoci chiaro: il Puc sarà coerente a patto che vengano recepiti e approvati i rilievi della Regione. O ci si adegua, oppure il Piano non otterrà la coerenza. C’è poco da girarci intorno». E c’è un altro motivo valido che suggerisce di andare spediti. Se il pacchetto Puc non verrà liquidato entro fine novembre, ovvero prima dell’entrata in vigore della nuova Legge urbanistica regionale che sostituirà anche il Piano casa, allora potrebbero presentarsi gli stessi intoppi che si sono verificati con il Pai. Cioè il Puc si è arenato a lungo perché sono stati necessari ulteriori adeguamenti cartografici per renderlo compatibile con le mappe.

Fa ben sperare il fatto che ogni modifica apportata al Puc in questi mesi è stata concordata con gli uffici della Regione. A Cagliari il Piano non dovrebbe trovare ostacoli.

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