La Nuova Sardegna

Sassari

Bulzi, festa per i novant’anni del “cantadore” Cubeddu

Bulzi, festa per i novant’anni del “cantadore” Cubeddu

BULZI. Novant’anni portati con eleganza. Sono quanti ne compirà domani Francesco Cubeddu, eccellente cantadore, uno dei bulzesi più noti e stimati in Sardegna. I tanti estimatori che ne hanno...

28 ottobre 2014
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BULZI. Novant’anni portati con eleganza. Sono quanti ne compirà domani Francesco Cubeddu, eccellente cantadore, uno dei bulzesi più noti e stimati in Sardegna. I tanti estimatori che ne hanno seguito la carriera hanno sempre visto in lui il più grande dei cantadore di tutti i tempi, e anche chi non dovesse essere d’accordo nel riconoscergli questo primato assoluto, difficilmente potrebbe negarne lo straordinario talento di questo arzillo nonnino. In novant’anni è stato davvero notevole il tempo dedicato al canto, tanto che questo può essere considerato la passione di un’intera vita. Orgoglio di un’intera comunità, Francesco Cubeddu festeggerà sicuramente i suoi novant’anni in compagnia di amici e parenti, concedendosi magari (cosa che non fa più in pubblico) qualche accenno di voce.

Bulzese di nascita, Francesco Cubeddu ha seguito fin da bambino i cantadores. Risale all’infanzia la conoscenza di Giovanni Gavino Degortes, Antonio Desole e Luigino Cossu. Il primo approccio all’arte di una vita si svolge durante i lavori in campagna, in particolare con la mietitura. È in queste prime occasioni che tanti amici possono ascoltarlo e valutare la voce che è ancora in fase di formazione. Il debutto vero e proprio avviene a Perfugas, nel ‘44, insieme a Luigino Cossu, Mario Scanu e Antonio Desole, accompagnato alla chitarra da Adolfo Merella. Basterà attendere tre anni per la consacrazione di un talento ormai riconosciuto da tutti.

Nel ‘47, durante i festeggiamenti del Ferragosto sassarese, in una manifestazione riservata a cantadores e chitarristi, Cubeddu vince il primo premio con medaglia d'oro. Da allora sarà un crescendo inarrestabile di successi. Fra i tanti vanno ricordati il titolo di “Maestro del folklore isolano” conferitogli nell’87 a Nuoro e l’esibizione, nel 1990, durante una serata di gala alla presenza al presidente della repubblica Francesco Cossiga e del re spagnolo Juan Carlos.

I cultori del genere (ma solo i più fortunati) ne conservano gelosamente i dischi. La produzione discografica di Cubeddu è, in effetti, davvero molto ricca. Questa ha avuto inizio nel 1959, quando, insieme al cantadore Salvatore Virdis e il chitarrista Adolfo Merella, incide alcuni dischi con la “Vis radio” di Napoli. Sempre in compagnia di Virdis e Merella, nel 1961, registrerà altri dischi presso la Voce del padrone, etichetta milanese che rimase stregata dalla voce del cantadore bulzese.

Giuseppe Pulina

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