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Cadavere in fondo al lago? Solo pezzi di legno e tubi

Le ricerche dei carabinieri subacquei nel lago Coghinas
Le ricerche dei carabinieri subacquei nel lago Coghinas

Concluse le ricerche dei carabinieri dopo l'allarme lanciato sabato sera da alcuni turisti di Varese

02 novembre 2014
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TULA. «Venite, c'è un cadavere nel lago Coghinas». L'allarme al 112 era stato dato sabato notte, ma il giallo, fortunatamente, si è risolto bene. Non c'era nessun corpo umano: semplicemente qualche pezzo di legno che si è perso in fondo al bacino durante gli ultimi interventi di sistemazione del pontile del centro velico.

Sono stati i sommozzatori dei carabinieri, arrivati da Cagliari, a risolvere il giallo che per una notte ha tenuto in apprensione Tula, il piccolo comune lacustre al confine tra la provincia di Sassari e quella di Olbia-Tempio.

Sabato sera, all'imbrunire alcuni giovani di Varese, che facevano pesca sportiva utilizzando un ecoscandaglio, avevano notato una presenza non proprio definita. Hanno pensato a un cadavere sul fondo del lago Coghinas, in prossimità del centro velico di Tula. Hanno lanciato l'allarme ai carabinieri che subito hanno messo in moto la macchina investigativa. Sul posto, con i carabinieri della compagnia di Ozieri, della stazione di Tula e del reparto operativo provinciale, sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco da Sassari e i sommozzatori della guardia costiera di Porto Torres, che, però, a causa del buio hanno dovuto rinunciare a immergersi nelle acque del lago per verificare l'attendibilità della segnalazione.

Questa mattina le ricerche sono riprese e, dopo diverse immersioni, i sommozzatori hanno verificato che sul fondo del lago, tra la fanghiglia, c'erano solo pezzi di legno e qualche tubo.

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