La Nuova Sardegna

Sassari

La Provincia “eredita” l’ex strada statale 131

di Salvatore Santoni
La Provincia “eredita” l’ex strada statale 131

Dal 2008 dopo l’apertura della Camionale era nato un contenzioso L’assessore Nieddu: «L’Anas ha dismesso un tracciato privo di sicurezza»

03 novembre 2014
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SASSARI. L’ex 131 rimane di competenza della Provincia. Lo hanno ribadito i giudici del Tar con la sentenza numero 868 del 28 ottobre scorso, a conclusione di un iter giudiziario durato 6 anni.

La titolarità della strada nel 2008 era passata dall’Anas alla Provincia in maniera - come dire - “forzata”. Nel ricorso avanzato dall’amministrazione provinciale è stato coinvolto anche il Comune di Sassari, da sempre restìo a gestire la strada che attraversa Predda Niedda e le borgate di Li Punti e San Giovanni. «Sarà un problema continuare a garantire, come comunque abbiamo sempre fatto in questi anni, la percorribilità di quell’arteria viaria - annuncia l’assessore provinciale alla Viabilità, Antonio Nieddu -. Nel gioco del cerino a rimanere scottata è la stessa Provincia, che ora dovrà risarcire le spese legali al Comune di Sassari e all’Anas.

La storia. Si parla del tronco finale dell’ex 131, quello compreso fra i chilometri 210 e 226. I problemi sono iniziati dopo la variante della camionale. All’indomani del passaggio di consegne - avvenuto il 30 giugno 2008 - la presidente Alessandra Giudici manifestò tutto il disappunto per aver ereditato l’infrastruttura, un nastro d’asfalto di sedici chilometri ai cui fianchi confluiscono decine di accessi privati a rischio sicurezza, come in un campo minato: più ci si avvicina ai bordi della carreggiata e maggiore è il rischio incidenti.

La sentenza. L’amministrazione (difesa dall’avvocato Roberto Gavino Oronti) le ha provate davvero tutte per convincere il collegio formato dai giudici Alessandro Maggio (presidente, estensore), Giorgio Manca (consigliere) e Gianluca Rovelli (primo referendario). Ma è servito a poco. La Provincia ha contestato l’alterazione dei capisaldi (livelli) della strada, senza però fornirne prova. «Tratti di strade statali dismessi a seguito di varianti, che non alterano i capisaldi del tracciato della strada, perdono di diritto la classifica di strade statali e, ove siano ancora utilizzabili, sono obbligatoriamente trasferiti alla provincia o al comune», scrivono i giudici. Tradotto: non solo l’Anas ha dismesso la strada correttamente ma era anche obbligata a farlo. Approcciando il problema da un’altra prospettiva, il collegio spiega che le strade «che attraversano i centri abitati con popolazione superiore a diecimila abitanti, individuati a seguito della delimitazione del centro abitato, sono classificati quali strade comunali con la stessa deliberazione della giunta municipale». Ma c’è dell’altro. «Il solo fatto che una strada attraversi il territorio di un comune che abbia più di diecimila abitanti non comporta, di per sé, l’automatica classificazione della stessa come comunale», continuano i giudici.

Quindi, a meno che al Comune di Sassari non scelgano di caricarsi il fardello dell’ex 131, pare proprio che in Provincia dovranno bastare a sé stessi. «Prendiamo atto della decisione del Tar – conclude Nieddu - ma restiamo convinti che l’Anas abbia imposto alla Provincia il trasferimento di una strada priva di fondamentali condizioni di sicurezza e con caratteristiche di arteria urbana», sottolinea Nieddu.

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