La Nuova Sardegna

Sassari

Due fratelli non vogliono vendere e tengono “in ostaggio” un terreno

Io e i miei quattro fratelli abbiamo ereditato dai nostri genitori un terreno in campagna con casa. Tre dei fratelli vorrebbero vendere tutto, ma due dei fratelli si oppongono, ma non hanno...

05 novembre 2014
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Io e i miei quattro fratelli abbiamo ereditato dai nostri genitori un terreno in campagna con casa. Tre dei fratelli vorrebbero vendere tutto, ma due dei fratelli si oppongono, ma non hanno intenzione nemmeno di acquistare la parte degli altri fratelli. Cosa possono fare i fratelli che vorrebbero vendere?

Il diritto potestativo alla divisione dei beni è implicito nello stato di comunione e la divisione può ottenersi in due modi: ripartendo i beni tra i comunisti oppure vendendo il bene e ripartendo i ricavi. La strada maestra per lo scioglimento consiste naturalmente nell’accordo tra tutti i partecipanti. A questo fine è utile l’incontro con un notaio che possa spiegare a ciascuno i propri diritti, le conseguenze e le strade che consentono la composizione dei rispettivi interessi. Se non si riesce a trovare un accordo, l’unica strada è rivolgersi al Giudice. L’art. 1111 del codice civile (ribadito dal 713) recita: “Ciascuno dei partecipanti può sempre domandare lo scioglimento della comunione”. L’intervento del Giudice - in tempi più lunghi e con maggiori spese - porterà comunque alla divisione dei beni ove questa sia possibile, eventualmente con l’estrazione all’asta dei lotti precedentemente formati. Se si tratta di beni non divisibili o la cui divisione comporterebbe una grave perdita di valore, il Giudice ordinerà la vendita all’incanto distribuendo poi il ricavato tra i comunisti in proporzione alla quota da ciascuno vantata.(Ufficio studi Consiglio notarile)

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