La Nuova Sardegna

Sassari

Giannico silura il responsabile della sicurezza Asl

di Luigi Soriga
Giannico silura il responsabile della sicurezza Asl

Divergenze su ortopedia, poliambulatorio e parco giochi Il medico e la sua collaboratrice si rivolgono al tribunale

11 novembre 2014
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SASSARI. Il manager dell’Asl Marcello Giannico, che si è dimesso dall’incarico e a giorni andrà via da Sassari, lascia dietro di sè una scia di cause giudiziarie. Le ultime due risalgono a un mese fa.

A rivolgersi al Tribunale sono stati una dottoressa che lavorava nel Servizio Prevenzione e Protezione, e l’ex responsabile della sicurezza: uno degli ultimi provvedimenti intrapresi dal direttore generale è stato quello di revocare la fiducia del responsabile Servizio prevenzione, trasferirlo a Ozieri, e spostare di settore anche la sua collaboratrice. Quest’ultima si è rivolta agli avvocati Giacomo Baralla e Maria Assunta Argiolas, denunciando l’azienda per mobbing.

Il responsabile della sicurezza, oltre alla causa di lavoro, ha aggiunto nella sua relazione anche una serie di presunte irregolarità gestionali dell’Asl.

La storia è lunga. Il feeling tra il direttore dell’Asl e il responsabile della sicurezza aziendale si è sfilacciato a partire dal marzo del 2013. I vertici dell’Asl assegnano lo Stress Lavoro Correlato a due consulenti esterni di una ditta privata chiamata Sipal.

Ma l’attuale responsabile del servizio non è affatto entusiasta di questo affidamento esterno, che secondo lui comporta inutili sprechi di risorse e altri stipendi da pagare. Esiste già del personale interno formato e competente: perché rivolgersi ad altri? Questa, in sintesi, la sua obiezione.

In più il responsabile e i consulenti la pensano diversamente su diversi casi. Uno di questi, che ha sollevato un polverone, riguarda il reparto di ortopedia di Ozieri. Per il responsabile del servizio Prevenzione e sicurezza sul lavoro, Ortopedia si trovava in condizioni indecenti, e avrebbe avuto bisogno di un’urgente ristrutturazione e messa a norma. La posizione dei due consulenti invece era più morbida. Stessi dissapori sulla questione del poliambulatorio di via Delle Terme a Porto Torres. Locali inadeguati, sentenzia il responsabile, occorre il trasferimento nella sede di Andriolu. E inoltra la segnalazione all’organo di vigilanza.

A questo punto il manager Giannico risponde con una nota scritta, ribadendo che il rapporto fiduciario con il responsabile del Servizio Prevenzione sta venendo meno, perché la denuncia sul poliambulatorio espone il direttore dell’Asl, e cioè il datore di lavoro stesso, a delle azioni penali.

Dopodiché le divergenze continuano. Nella documentazione in mano alla Procura sono esposti altri due episodi: l’azienda avrebbe chiesto al responsabile della prevenzione di fare domanda perché venissero prorogati i contratti ai due consulenti esterni, come se si trattasse di due figure professionali necessarie per l’Asl. E ancora un’altra richiesta: sottoscrivere i pagamenti degli stipendi pregressi dei due consulenti. Il responsabile si rifiuta, e scatta l’ennesimo cartellino giallo.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso e che fa estrarre il rosso, avviene con la questione del Parco Giochi inaugurato all’interno del Santissima Annunziata. E’ situato a ridosso di un bombolone di ossigeno, è delimitato da una recinzione facilmente scavalcabile dai bambini, si trova in un’area di passaggio di auto e mezzi di soccorso. Il responsabile della sicurezza, il giorno dopo l’inaugurazione, lo boccia e lo fa chiudere.

Ma da quel momento la Prevenzione non sarà più affar suo, perché viene destituito dall’incarico.

La vicenda, naturalmente, finisce in tribunale.

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