La Nuova Sardegna

Sassari

Il centro di igiene mentale non traslocherà a Sassari

di Gavino Masia
Il centro di igiene mentale non traslocherà a Sassari

Il Cim, inizialmente destinato al capoluogo, verrà ospitato in locali del Comune A Andriolu andranno il Servizio amministrativo territoriale, il Cup e Oculistica

14 novembre 2014
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PORTO TORRES. Il Centro di igiene mentale verrà ospitato nei locali comunali dopo l’intesa raggiunta tra l’Asl numero 1 di Sassari e l’amministrazione comunale. Dopo il trasferimento dei servizi nel nuovo poliambulatorio Andriolu, infatti, la nuova destinazione stabilita per il Cim era in via Amendola, a Sassari, ma molti dei circa quattrocento pazienti non ne volevano sapere di viaggiare anche a causa delle loro patologie. La collaborazione tra le due istituzioni ha dunque permesso di mantenere in città un servizio eccellente, svolto con passione ed entusiasmo dagli psicologi che hanno contribuito – attraverso il lavoro sui pazienti – alla nascita del gruppo Nuovi Orizzonti che ogni anno organizza una mostra di oggettistica nella giornata mondiale della sanità mentale. Si tratta di persone che - pur colpite da patologie psicotiche come schizofrenia, depressione, ansia, e psicosi - sono riuscite a combattere l’isolamento e il pregiudizio della società.

L’intesa premetterà, inoltre, che entro dicembre i servizi sanitari e amministrativi vengano concentrati tutti nella cittadella sanitaria di Andriolu. La soluzione al tutto è stata raggiunta nella riunione operativa convocata mercoledì sera dal sindaco Beniamino Scarpa con la dirigenza dell’Asl, per individuare le soluzioni tecnico logistiche più consone a garantire alla popolazione l’immediata ripresa dei servizi sanitari ambulatoriali e la tempestiva riapertura del Centro di salute mentale.

Un incontro dove erano presenti il direttore sanitario Cesarino Onnis, il direttore amministrativo Chiara Seazzu, il direttore del Distretto di Sassari Nicolò Licheri, il direttore del Dipartimento di salute mentale Donato Posadinu, nonché i responsabili dei servizi competenti dell’Asl congiuntamente ai consulenti tecnici della Sipal. In base al crono programma definito dalla Direzione aziendale dell’Asl, si prevede entro un paio di settimane l’attivazione ad Andriolu del servizio amministrativo territoriale, del Centro unico di prenotazione e del servizio di oculistica. Che andranno a integrare i servizi già presenti nella cittadella sanitaria, ossia punto prelievi, servizio pazienti Tao, cardiologia, chirurgia, diabetologia, dermatologia, ginecologia, neurologia, ortopedia e urologia.

Entro quarantacinque giorni verranno svolti ulteriori lavori di adeguamento dell’ala sud del Poliambulatorio, con l’edificio adattato per ospitare tutti gli altri servizi, e ulteriori interventi di adeguamento saranno avviati e conclusi entro il mese di luglio 2015 in modo da creare ulteriori spazi fruibili all’interno della struttura. «Nonostante le difficoltà sostenute per far fronte all'esigenza di immediato trasferimento delle attività ambulatoriali ad Andriolu e l’assoluta mancanza di fondi regionali – ricorda il direttore generale Marcello Giannico -, l’Asl ha fatto tutto ciò che era possibile per ripristinare i servizi sanitari nel più breve tempo». Il supporto del Comune in questo momento risulta quindi più che mai fondamentale. «Sin dal momento della chiusura dell’edificio di via delle Terme – aggiunge il Sindaco Beniamino Scarpa – abbiamo contattato l’Asl, manifestando la necessità di mantenere a Porto Torres tutti i servizi già presenti nell’ex presidio sanitario per evitare difficoltà agli utenti della nostra città e dei centri limitrofi. Esprimo soddisfazione per l’accoglimento delle nostre richieste, volte a garantire continuità ai servizi sanitari che ora potranno anche essere ospitati tutti in un’unica, e moderna, struttura».

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