La Nuova Sardegna

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ALGHERO

Piaga dei cinghiali, via libera del Parco alla cattura selettiva

di Gianni Olandi
Piaga dei cinghiali, via libera del Parco alla cattura selettiva

Progetto per limitare i danni causati alle colture. E il daino potrebbe essere inserito fra le specie cacciabili

24 novembre 2014
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ALGHERO. È stato un percorso lungo, non certo al passo con i problemi che si presentavano quotidianamente, quello del pool istituzionale che ha dovuto affrontare e rimuovere tutte le criticità che impedivano l'avvio del nuovo piano di controllo e contenimento della popolazione dei cinghiali nel Parco di Porto Conte. Un piano per mettere fine, o ridurre in misura consistente, quel lungo rosario di danni che gli agricoltori dell'area sono costretti a subire per le razzie dei cinghiali, un vero e proprio assalto alle coltivazioni con il risultato di vanificare mesi di lavoro e preparazione delle produzioni. Lo staff che ha portato a questa soluzione è formato dai veterinari dell'Asl, dell'assessorato regionale alla Sanità, dal Comune di Alghero e naturalmente dal Parco di Porto Conte. Ora c'è un percorso operativo: si parte con l'installazione delle gabbie di cattura che saranno dislocate all'interno della riserva, nelle zone limitrofe e in quelle appoderate. In questo primo intervento il Parco si avvale della collaborazione dei coadiutori della fauna selvatica iscritti all'albo provinciale e naturalmente dell'Ente Foreste e del Corpo Forestale.

Ma a breve si muoverà anche un secondo intervento: quello dell'abbattimento selezionato da postazioni fissa e mobile. Questa partita si svolge con i cacciatori qualificati, con la Provincia di Sassari e sempre sotto il controllo della Forestale. A monte di queste determinazioni c'è un vasto confronto, nel senso collaborativo. Con gli imprenditori agricoli, i proprietari dei poderi , dell'intero territorio delle borgate della Nurra. C'era infatti bisogno del via libera per installare le gabbie di cattura e contestualmente procedere a un primo censimento dei danni, ma anche a creare una cartografia più corretta e corrispondente alla realtà dell'evoluzione degli spostamenti degli animali. Su questo specifico argomento lo staff tecnico dichiara la propria disponibilità alla collaborazione con chiunque ne avesse interesse. Ma c'è anche una ulteriore fase, quella dopo la cattura e che riguarda la macellazione dei capi e una successiva commercializzazione. Gli animali saranno avviati a sei strutture polivalenti di macellazione presenti nel territorio e rappresentate da altrettanti agriturismo. Procedimento che si svolgerà secondo protocollo con la Protezione e Ricerca Ambientale e naturalmente il Comune di Alghero e l'Asl 1.

C'è in lista di attesa, perché il percorso del controllo e del contenimento della popolazione dei cinghiali nel parco di Porto Conte sia efficace in modo compiuto, che venga mantenuto l'impegno assunto dall'assessore regionale all'agricoltura, Donatella Spano, e dal presidente della Commissione regionale, Luigi Lotto, su una modifica alle norme per l'esercizio della caccia in Sardegna con l'inserimento del daino tra le specie cacciabili, e una revisione alla normativa che regola la commercializzazione delle carni dei selvatici provenienti dall'attività venatoria. Quella dell'inserimento dei daino non è una richiesta che è stata avanzata a caso, ma sulla base di una consistente crescita del loro numero nella riserva naturale che ne ha fatto una specie tra le più attive e protagonista in negativo dei danni alle colture degli agricoltori nel territorio della Nurra algherese.

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