La Nuova Sardegna

Sassari

L’Asl: la nuova risonanza è un gioiello tecnologico

di Giovanni Bua

Dura replica all’interpellanza di Cd che definiva l’acquisto inutile e poco chiaro «Seguite tutte le procedure e con il nuovo strumento ridurremo le liste d’attesa»

29 novembre 2014
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SASSARI. Un modello obsoleto e di cui esiste un doppione, inutilizzato, ad Alghero? Non scherziamo. La risonanza magnetica a cielo aperto da 0,5 Tesla comprata dalla Asl è un vero gioiello tecnologico. Che aiuterà ad abbattere liste d’attesa fuori controllo, e il cui acquisto è stato non solo autorizzato ma addirittura caldeggiato dalla Regione.

L’interpellanza. Parole della direzione aziendale dell’azienda sanitaria sassarese, che rimanda al mittente con toni pacati quanto decisi le critiche mosse dai due consiglieri regionali del Centro Democratico Roberto Desini e Anna Maria Busia, che avevano attaccato l’eredità lasciata da Giannico prima di dimettersi, definendola in buona sostanza un gran pacco.

Attesa monstre. «Le liste di attesa – replica la direzione Asl – al momento richiedono 256 giorni per un esame Rm, con 3.700 prestazioni in coda contro i 60 giorni, per prestazioni non urgenti, previsti dal piano aziendale gestito dal ministero della salute. Le attuali Rm presenti sul territorio, nonché quella di Alghero che entrerà in funzione a breve, non possono da sole raggiungere questo obiettivo».

Il parere. Sul parere mancante poi: «La Regione ha ritenuto che nel territorio di Sassari il volume delle prestazioni erogate dalle strutture pubbliche e private anche convenzionate per l'attività diagnostica per immagini sia al di sotto del previsto parametro di due per abitante e pertanto ha dato il proprio “parere favorevole di compatibilità per l'autorizzazione all'installazione di una nuova Rm aperta a basso campo del gruppo A”».

Obsoleto a chi? Per quanto riguarda la denunciata obsolescenza del macchinario: «La MROpen – replica la direzione – è il solo ed unico sistema a cielo completamente aperto che, grazie alla sua esclusiva tecnologia coperta da brevetto mondiale, permetterà di effettuare esami dell'apparato muscolo-scheletrico, e non solo, più approfonditi in diverse situazioni cliniche tra cui quelle in favore dei portatori di handicap. Infatti, giusto a titolo di esempio esplicativo, sarà possibile eseguire lo studio del rachide del paziente disabile seduto sulla carrozzella non possibile con altre RM attualmente presenti in commercio. Già solo questa unicità-specificita' verso chi ha disabilità sia ampiamente giustificativa dell'acquisto. Questa è ovviamente solo una delle numerose e diverse caratteristiche tecnologiche e di utilizzo esclusivo clinico della apparecchiatura che ha convinto un gruppo di lavoro di oltre 20 professionisti, appartenenti a diverse strutture Aziendali, della giustificazione dell'acquisto».

Progetto Enea. Un’altra dimostrazione? «Le bobine magnetiche superconduttive dell'apparecchio in MgB2 (coperte da brevetto mondiale) sono le stesse che vengono utilizzate per il progetto Ignitor: progetto italiano per la realizzazione di reattore sperimentale a fusione nucleare con confinamento magnetico il cui progetto è stato sviluppato principalmente nei laboratori di Frascati dell'Enea». Le procedure ammistrative utilizzate infine: «Sono assolutamente conformi al dettato normativo vigente considerata l'unicità dell'apparecchiatura da acquisire, coperta da brevetto mondiale, che risulta essere l'unica a cielo completamente aperto e con caratteristiche tecnologico-cliniche non presenti sulle altre Rm. Stessa modalità di acquisizione era stata seguita, al tempo, per la Rm da 0,25 Tesla di Alghero. Nel provvedimento del 7 novembre è chiaramente scritto che la proposta di acquisto è subordinata ad una ulteriore autorizzazione regionale. Le procedure di acquisto saranno perfezionate solo successivamente all'ottenimento della suddetta autorizzazione».

Questione di soldi. Infine i costi: «La cifra interessata di 897mila euro è comprensiva di Iva, installazione e rifacimento dei locali per ottenere l'accreditamento di eccellenza tecnologica. Le somme a disposizione sono quelle programmate nel "Piano Investimenti 2014 e dovranno essere improrogabilmente spese entro l'anno corrente».

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