La Nuova Sardegna

Indagini lunghe e complesse. Nel frattempo, i consigli degli investigatori della squadra mobile sono quelli di massima cautela nel concedere amicizie sui social network a persone non conosciute. E soprattutto evitare di farsi coinvolgere in iniziative che prevedono filmati e foto: insomma, materiali che poi possono essere utilizzati per eventuali ricatti. Gli specialisti stanno valutando la situazione, si muovono già altre Procure italiane. Il sospetto è che a gestire ricatti e relative estorsioni possa essere un uomo che ovviamente non risiede in Italia. Di certo c’è che il server utilizzato è all’estero e tracciare le linee utilizzate da Skype è molto difficile.