La Nuova Sardegna

Sassari

Ardara, sfratto rinviato per l’azienda

ARDARA. Un altro rinvio per lo sfratto dall’azienda agricola Camboni di Ardara, dove ieri l’ufficiale giudiziario incaricato di notificare l’esproprio si è trovato davanti l’ormai consueto presidio...

11 dicembre 2014
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ARDARA. Un altro rinvio per lo sfratto dall’azienda agricola Camboni di Ardara, dove ieri l’ufficiale giudiziario incaricato di notificare l’esproprio si è trovato davanti l’ormai consueto presidio pacifico di movimenti, cittadini, rappresentanti delle istituzione e delle categorie agricole. La data della prossima notifica non è stata ancora fissata, per cui c’è la speranza che nel frattempo possano essere accolte le istanze dei proprietari che, con un nutrito gruppo di sostenitori, si oppongono alla sola idea di dover lasciare la propria azienda, nonché abitazione principale, a causa della vendita all’asta per una vecchia rata non pagata al Monte dei Paschi di Siena. I problemi con le banche, che nel territorio in questo momento stanno mettendo a rischio di esproprio anche l’azienda Mesina di Ozieri, stanno diventando, come si sa, una questione sociale e politica di primaria importanza in Sardegna: si ricorderà la questione dell’azienda Spano di Arborea, da dove ieri sono giunti ad Ardara alcuni rappresentanti per esprimere solidarietà alla famiglia Camboni. I movimenti, partiti e i cittadini a titolo personale che sostengono la vertenza chiedono da tempo un intervento autorevole delle istituzioni: in primo luogo i consigli comunali e l’Unione dei Comuni del Logudoro, che nelle intenzioni dei richiedenti dovrebbero spingere l’Anci Sardegna a una presa di posizione netta contro i pignoramenti e all’apertura di un tavolo di contrattazione con le banche, con l’intervento della Regione, per una rinegoziazione dei debiti. (b.m.)

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