La Nuova Sardegna

Sassari

Una grande folla per i 30 anni dell’Antiquarium

di Emanuele Fancellu
Una grande folla per i 30 anni dell’Antiquarium

La festa per ammirare le antiche vestigia di Turris Libisonis Esposto il passato della città ma con uno sguardo al futuro

17 dicembre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. I nuovi reperti che rubano gli occhi, i pannelli che incuriosiscono per le foto ingiallite dal tempo e le storie che raccontano, la simulazione di uno scavo con antiche strumentazioni, i video con le scansioni tridimensionali proposti dallo studio di architettura Marratzu, le anteprime sul sito internet del web designer Michele Rando e della direttrice dell'Antiquarium Gabriella Gasperetti sui progetti futuri che coinvolgono il museo turritano, la “lectio magistralis” su diverse iscrizioni della colonia Iulia Turris Libisonis di Attilio Mastino.

È stata una serata ricca di magia e di saperi, quella in cui è stato celebrato il trentennale dell'Antiquarium Turritano. Davanti a diverse centinaia di persone, presenti tra gli altri Ercole Contu, Antonietta Boninu, Giovanni Azzena, Antonella Pandolfi, che alla riscoperta della storia di Turris hanno contribuito notevolmente, la mostra "Trent'anni e li diMostra - gli scavi, gli studi, i restauri, l'esposizione" è stata aperta dalle parole dell'assessore comunale alla Cultura Alessandra Peloso, introdotta dalla padrona di casa, Gabriella Gasperetti.

Dopo avere ripreso alcuni passi contenuti nel libretto Antiquarium Turritano 1984, l'assessore Peloso ha sottolineato i progressi compiuti negli ultimi anni evidenziando come i più giovani «possono sviluppare l'amore per la cultura fin da piccoli, a differenza delle generazioni passate», grazie all’amore di chi opera nel settore archeologico. Quindi il vicepresidente della Fondazione Banco di Sardegna Simonetta Sanna ha affermato che la Fondazione si considera risorsa per la comunità attenta a obbiettivi specifici come la mostra, «e riteniamo di avere contribuito con essa a promuovere la cultura nel territorio». Le parole di Attilio Mastino, che ha spaziato nella storia di Turris attraverso le iscrizioni, in particolare dell'ara Bubastis, il ruolo di Ercole nel territorio e la lastrina di Flavia Publicia, e quelle di Gabriella Gasperetti, che ha parlato dei progetti futuri inerenti l'Antiquarium, come “Uomini e Dei” finalizzato al restauro e all’esposizione nel museo turritano delle statue scoperte in via delle Terme tra le quali Ercole, ricordando poi che i reperti esposti in questa occasione rimarranno a Porto Torres, e presentando la nuova carta archeologica cittadina esposta all'Antiquarium e il nuovo logo del museo, un Ercole stilizzato particolarmente rappresentativo della città e del territorio in età romana.

Gavino Canu ha spiegato i criteri con cui è stata allestita la mostra mentre l'architetto Salvatore Marratzu ha sbalordito i presenti con i video contenenti le scansioni 3D del capitello corinzio, dell'oscillum (lastra marmorea normalmente di forma arrotondata) inserito in ambientazione ideale, dell'ara Bubastis e del Satiro, oltre che dell'area delle Terme Pallottino. Infine, Michele Rando ha illustrato le linee-guida con cui si sta costruendo il sito web «che vuole rendere il più visibile possibile le risorse di Turris Libisonis».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative