La Nuova Sardegna

Sassari

Al detenuto era stato revocato il lavoro all’esterno

Si può definire un «suicidio sospetto» quello di Saverio Russo. La madre del giovane, che tra l’altro era inserito nel percorso dei detenuti che lavorano (articolo 21), ha chiesto che vengano...

23 dicembre 2014
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Si può definire un «suicidio sospetto» quello di Saverio Russo. La madre del giovane, che tra l’altro era inserito nel percorso dei detenuti che lavorano (articolo 21), ha chiesto che vengano accertate tutte le circostanze che hanno preceduto la morte del figlio. A cominciare dalla revoca improvvisa del beneficio concesso per poi passare all’analisi di quello che è successo nella giornata della tragedia e in quelle precedenti. L’ipotesi dei familiari è che Saverio Russo non avesse alcun motivo per togliersi la vita «perché era seguito e sostenuto quotidianamente». A più di tre mesi dalla tragedia si cerca la verità.

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