La Nuova Sardegna

Sassari

ex vertici aou a processo

Abuso e falso, chieste 4 condanne

di Nadia Cossu

Per il pm una dirigente fu sospesa con un procedimento arbitrario

24 dicembre 2014
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SASSARI. È arrivato a discussione il processo con rito abbreviato che vede imputato Gianni Cavalieri (64 anni), ex commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari, di abuso d’ufficio e falso ideologico aggravato. Con lui, accusati solo di abuso d’ufficio in concorso, ci sono Andrea Montella (56 anni) direttore del dipartimento di Scienze biomediche, Mario Trignano (69) direttore dell’istituto di Patologia chirurgica e Antonio Tognotti (49) dirigente del servizio Bilancio dell’Aou. Il pm Carlo Scalas ha chiesto per Cavalieri la condanna a un anno e sei mesi, per i tre coimputati a otto mesi. Al centro dell’inchiesta c’è un regolamento disciplinare che per la Procura sarebbe stato approvato (con una delibera firmata da Cavalieri) nonostante il parere contrario dell’allora direttore amministrativo. Il sospetto della magistratura – come denunciato dalla persona offesa Anna Maria Pes – è che l’ex manager della Aou volesse in qualche modo danneggiare la dirigente. Nel rito abbreviato in corso davanti al giudice Maria Teresa Lupinu la Pes – attraverso i suoi avvocati Rita Vallebella e Franca Lendaro – si è costituita parte civile contro i quattro sospettati di averla sottoposta a un procedimento disciplinare con sanzioni addirittura più gravi di quanto previsto dalla legge, come la sospensione dall’ufficio e dalla retribuzione per un mese. Per il pm, tra l’inverno e la primavera del 2011 gli ex vertici della Aou avrebbero commesso una serie di violazioni per danneggiare “punire” la Pes – non è chiaro per quali ragioni – attraverso un procedimento disciplinare nel quale gli inquirenti hanno individuato una serie di irregolarità. Anzitutto, la genesi del procedimento stesso, che parte il 21 febbraio 2011 quando Cavalieri nomina Montella, Tognotti e Trignano componenti dell’Ufficio procedimenti disciplinari. Ma sarebbe stato l’ex commissario a decidere, stando alla Procura «arbitrariamente», che «la sanzione dovesse essere più grave di quella indicata dalla legge» così aveva scritto il pm nel capo di imputazione. E, ancora, Cavalieri «avrebbe nominato nell’Ufficio due componenti (Trignano e Montella) senza che questi ne avessero la qualifica, perché docenti universitari e non dirigenti dell’Aou». In una delle ultime udienze gli imputati si sono difesi dalle accuse: Cavalieri, per ribadire la legittimità del regolamento disciplinare adottato, tra le altre cose aveva spiegato che era identico a quello di Cagliari. Il 5 febbraio la sentenza.

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