La Nuova Sardegna

Sassari

Terreni pubblici da coltivare ai disoccupati

Terreni pubblici da coltivare ai disoccupati

Proposta di legge regionale di Sel e del Cd. Cocco: dalla Ue finanziamenti per progetti ecosostenibili

27 dicembre 2014
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OZIERI. Concedere terreni pubblici inutilizzati con canoni agevolati per avviare iniziative agricole ecosostenibili. Questo il contenuto del disegno di legge presentato nei giorni scorsi al consiglio regionale dai consiglieri di Sel Daniele Cocco, capogruppo, Francesco Agus e Luca Pizzuto e del Centro Democratico Eugenio Lai.

«Una legge importante e urgente - spiega Daniele Cocco - poiché in questo momento i fondi strutturali europei stanziati sino al 2020 prevedono enormi risorse per le filiere agricole e zootecniche con basso impatto ambientale. In Sardegna sono tantissimi gli ettari di proprietà pubblica gestiti dai diversi enti e agenzie regionali, nonché di proprietà comunale, che attualmente sono incolti e che invece potrebbero avere utilizzi immediati per uno sviluppo certo, considerato anche il fabbisogno di una regione che tuttora importa grandi quantità di prodotti agricoli».

« Rispetto alle leggi nazionali – spiega ancora il capogruppo di Sel – la nostra proposta non prevede l’alienazione dei beni pubblici, cosa che andrebbe ad incrementare i patrimoni di chi sta già bene, ma il fitto degli stessi, a canoni agevolati, a chi è senza reddito e senza alcuna copertura economica e vorrebbe invece cercare di costruirsi una prospettiva di futuro dignitoso».

Il disegno di legge è rivolto soprattutto ai giovani ma prevede delle agevolazioni anche per gli ultraquarantenni: persone uscite anzitempo dal mondo del lavoro e che, proprio per questioni di età, non riescono a rientrarvi.

Altro risvolto è quello della salvaguardia e della valorizzazione e messa a reddito di terreni non utilizzati e che invece potrebbero produrre ricchezza se fossero sfruttati.

«La presente proposta - si legge infatti nell’introduzione al testo presentato dai consiglieri di maggioranza - si propone il duplice obiettivo di fornire occasioni occupative stabili, favorendo l’accesso alla terra ai giovani agricoltori e contenere il consumo di suoli agricoli vincolandone la destinazione d’uso».

Riguardo al primo obiettivo, il testo intende dotare la Regione di strumenti idonei a favorire e incentivare l’ingresso dei giovani in agricoltura utilizzando al meglio i provvedimenti normativi esistenti che già prevedono la possibilità di locare terreni demaniali per favorire l’occupazione e disincentivare l’abbandono dei campi.

«La Regione - dicono i consiglieri - ha la possibilità di avere un ruolo determinante e di impulso in questa opera ponendo sul campo un’azione coordinata e assegnando alle agenzie il compito di censire i beni idonei. (b.m.)

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