Trovata morta in casa col viso sfregiato
Mistero sul decesso di una donna di 61 anni: a sfigurarla sarebbe stato un cane ma la vittima avrebbe prima avuto un infarto
SASSARI. Quando la sera di Natale il figlio trentaquattrenne ha fatto rientro a casa dopo aver festeggiato con gli amici si aspettava di poterla abbracciare e di passare un po’ di tempo anche con lei, che non stava bene di salute. Così, proprio come al solito, ha aperto la porta d’ingresso dell’abitazione nella quale convivevano, l’ha chiamata due o tre volte a voce alta per annunciarle il suo arrivo e mentre continuava a cercarla si è trovato all’improvviso davanti a una scena agghiacciante: la mamma era distesa per terra con il cuore che aveva smesso di battere e il volto sfregiato da quel bulldog che le faceva tanta compagnia. Sarà soltanto l’autopsia disposta dal sostituto procuratore di turno, il cui esito è atteso entro lunedì, a chiarire quando e come è morta Paola Brau, 61 anni, sassarese, trovata priva di vita giovedì scorso nel suo appartamento di via Enrico Costa, nel centralissimo quartiere di San Giuseppe. Le indagini sono state affidate agli agenti della squadra mobile, che tuttavia in attesa del pronunciamento del medico legale possono contare su qualche elemento pressoché certo: la donna era cardiopatica, tanto che non più di un mesetto fa aveva avuto un infarto. Inoltre a una prima analisi sul suo corpo non sono stati rilevati segni tipici di una collutazione. In altre parole sarebbe deceduta a causa di un malore. E quei morsi che ne hanno in parte sfigurato il viso potrebbero essere stati dati dal suo cane in un tentativo irruento di risvegliarla.
Gli investigatori, infatti, al momento escludono qualsiasi giallo, anche se in città è ancora fresco il ricordo di un’anziana signora che - a poche centinaia di metri di distanza dall’abitazione dei Brau - svariati anni fa perse la vita proprio perché aggredita dai cani che aveva in casa. Suggestioni che - al di là del fatto che inizialmente gli inquirenti devono valutare tutte le piste possibili - a caldo possono aver indotto qualche vicino a pensare che il bulldog (una femminuccia di circa tre anni, assolutamente mansueta, stando alle testimonianze) potesse essere impazzito. Tuttavia - ma ovviamente la conferma deve arrivare dall’esame autoptico - è molto più verosimile che i morsi riscontrati sul viso della povera Paola Brau siano stati causati sì dal cane, ma soltanto dopo che il cuore della donna aveva cessato di battere.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i sanitari del 118, una volante della questura e anche gli specialisti della polizia scientifica insieme con il medico legale, che ha effettuato un primissimo esame sul cadavere.
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