La Nuova Sardegna

Sassari

Come liberarsi dell’inquilino moroso che non vuole pagare

Nel mese di maggio di quest’anno ho stipulato regolare contratto di affitto per un’abitazione in mio possesso, ma dal mese di agosto l’inquilino non ha più pagato l’affitto. Come devo procedere per...

31 dicembre 2014
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Nel mese di maggio di quest’anno ho stipulato regolare contratto di affitto per un’abitazione in mio possesso, ma dal mese di agosto l’inquilino non ha più pagato l’affitto. Come devo procedere per far valere i miei diritti?

Il contratto di locazione è definito dal Codice civile come il contratto attraverso il quale una delle parti (locatore) concede all’altro contraente (conduttore) il godimento di un bene, mobile o immobile per un determinato tempo, dietro pagamento di un corrispettivo (canone).

Come emerge dalla formulazione della norma, il mancato pagamento del canone costituisce una violazione del principale obbligo posto dal legislatore a carico del conduttore e detta alcune disposizioni a tutela del locatore.

Questi potrà, dunque, scegliere di non interrompere il rapporto contrattuale e richiedere il pagamento dei canoni mensili scaduti oppure potrà decidere di porvi fine e richiedere anche le somme dovute e non corrisposte.

Infatti l’articolo 5 della legge numero 392/1978 ( cosiddetta Legge sull’equo canone) prevede che il locatore possa chiedere la risoluzione del contratto, qualora l'inquilino non versi il canone entro venti (20) giorni dalla scadenza della data prevista o quando non paghi gli oneri accessori (spese condominiali) ed il loro ammontare superi quello di due mensilità.

Quando si verifichi una di queste due ipotesi e vi sia un regolare contratto scritto di locazione di immobile ad uso abitativo o commerciale, il locatore potrà intimare al conduttore il rilascio e la riconsegna dell'immobile, chiedendogli, al contempo, il pagamento dei canoni scaduti, promuovendo un procedimento di sfratto.

Pertanto, nel caso rappresentato dal nostro lettore, in presenza dei presupposti richiamati, si potrà in primo luogo inviare una lettera di diffida al conduttore moroso, con la quale si sollecita il pagamento dei canoni dovuti e, ove non si intenda proseguire il rapporto contrattuale, chiedere il rilascio dell'appartamento entro un termine indicato, con l’avviso che, in caso contrario, si dovrà agire in giudizio, secondo quanto sopra.(Avv. Giuseppe Bassu)

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