La Nuova Sardegna

Sassari

perfugas

Star e talenti al Pik Nik Electronik

A giugno il paese ospita per due giorni il festival di techno music

09 maggio 2015
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PERFUGAS. Nel 2008 era Pik Nik Ironik, dal 2012 è diventato invece Pik Nik Electronik Sardinia. Il “pik nik” fa pensare ad un’area di sosta dove poter trascorrere in santa pace del tempo, divertendosi e ristorandosi. Ed è questo ciò che in un certo senso il festival delle musiche contemporanee di Perfugas continua ad essere col passare degli anni. Quell’originaria ispirazione, che richiama centinaia di giovani per due giorni all’anno nel cuore dell’Anglona, seguita ad esercitare la sua forza di attrazione. Il segreto, come sanno bene gli organizzatori e chi è solito frequentare Perfugas durante la due giorni, è fondamentalmente la buona musica che si può ascoltare.

Musica che non si trova facilmente in giro perché il Pik Nik Electronik è sempre garanzia di originalità, tanto nella scelta dei generi e degli artisti, quanto nel modo in cui questi vengono assemblati in un palinsesto capace di accontentare i gusti musicali più diversi.

Il primo fine settimana di giugno, tra venerdì 5 e le prime luci di domenica 7, Perfugas rivivrà l’atmosfera del suo originalissimo festival. Ancora una volta questo si svolgerà in diverse location del paese: venerdì, dalle 19 alle 23, nella chiesa di santa Maria de Foras; il giorno dopo, all’interno dell’orto botanico, per una interminabile full immersion nella musica e nel ballo che, iniziano alle 12, potrà protrarsi sino alle 2. Due giorni di musica che faranno di questo centro dell’Anglona interna il crocevia dei tanti estimatori di generi come la techno, l’house e, più in generale, la musica alternativa, per i quali è già iniziato il conto alla rovescia. Giunto alla sua III edizione, il festival ospiterà artisti di livello nazionale e internazionale. Darà anche spazio ai talenti emergenti sardi. Come spiegano gli organizzatori, «i giovani artisti coinvolti nel progetto saranno al tempo stesso protagonisti e spettatori, ascolteranno e proporranno musica, all’interno di un festival che vuole continuare ad essere un catalizzatore di creatività, qualità e novità». Si allestiranno stage e dj set per dare cittadinanza a tutte le forme di performance: nu jazz, sperimentale, classica, elettronica, cantautorale, in set acustici o elettrici, in solo, duo o band.

Giuseppe Pulina

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