La Nuova Sardegna

Sassari

Una bolletta in comune per 14 utenti e l’acqua diventa molto “salata”

Avvocato, è possibile che l’acqua sia divisa per millesimi o addirittura in parti uguali per ogni appartamento? Siamo un condominio di quattordici appartamenti alcuni con due condomini ed altri si...

03 giugno 2015
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Avvocato, è possibile che l’acqua sia divisa per millesimi o addirittura in parti uguali per ogni appartamento? Siamo un condominio di quattordici appartamenti alcuni con due condomini ed altri si sette.

L’acqua è un bene prezioso e spesso, anche se lontano dal mare, risulta “salata” al momento del pagamento. La presenza di un unico contatore nel condominio impedisce di individuare l’effettivo consumo di ciascuna unità immobiliare, creando così problemi. Dunque, in assenza di contatori autonomi, il servizio idrico è somministrato nell’interesse comune tant’è vero che la società erogatrice emette un’unica fattura intestata al condominio con, conseguente, pagamento per millesimi. Solo in caso di una delibera unanimemente adottata o in presenza di apposita indicazione regolamentare sarà possibile la suddivisione del pagamento in parti uguali. La Cassazione ha, giustamente, affermato che la spartizione della spesa secondo l’uso che ciascun condomino può farne è esclusa quando mancano gli strumenti idonei ad accertare l’effettivo consumo e sia garantito ad ogni unità immobiliare l’identico utilizzo, anche solo potenziale. Il condomino che si senta pregiudicato dal sistema di riparto adottato, palesemente ingiusto nel caso rappresentato, può chiedere all’assemblea condominiale l’installazione di un contatore individuale per ogni unità abitativa ai sensi dell’art. 146 del D.Lgs n.152/2006 e, in caso di dissenso, ricorrere all'Autorità Giudiziaria.(Avv. Giuseppe Bassu)

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