La Nuova Sardegna

Sassari

Una guida dopo 4 mesi di commissario

di Gianni Bazzoni
Una guida dopo 4 mesi di commissario

Niente apparentamenti, la sfida a due Mura-Wheeler è già partita. Il 14 giugno la città aprirà il corso del dopo-Scarpa

03 giugno 2015
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PORTO TORRES. Fra poco più di dieci giorni terminano gli oltre quattro mesi di attività del commissario straordinario alla guida del Comune. Una decisione obbligata dopo la caduta - il 28 gennaio - del sindaco Beniamino Scarpa per le contemporanee dimissioni di 11 consiglieri comunali. Il 14 giugno la città sarà chiamata a scegliere tra i due «finalisti»: Luciano Mura del centrosinistra, 59 anni, insegnante, già primo cittadino dal 2005 al 2010, e Sean Christian Wheeler , 44 anni, biologo, originario degli Stati Uniti, del Movimento Cinquestelle.

I due sfidanti. Il risultato del primo turno ha visto prevalere di misura Luciano Mura che ha ottenuto 3683 voti, pari al 29,96 per cento. Sean Wheeler, invece, ha conquistato 3316 preferenze attestandosi sulla percentuale del 26,98. Tre punti di differenza, ma al ballottaggio si riparte da zero. Per Mura è la seconda esperienza consecutiva al ballottaggio, per Wheeler, invece, è l’esordio nella competizione politica sia come candidato che come Movimento Cinquestelle.

Consiglio 1. Si può già ipotizzare la composizione del consiglio comunale a seconda che prevalga un sindaco o l’altro. Nel caso di vittoria di Wheeler, la maggioranza sarebbe formata esclusivamente da esponenti dei Cinquestelle: De Marco, Conticelli, Cappellini, Muceli, Bigella, Velluto, Marongiu, Tolu, Falchi S. e Falchi A. All’opposizione andrebbero i quattro esponenti del Pd Mura, Ledda, Tanda e Massimo Cossu; poi Costantino Ligas, Tellini (Psd’Az) e Claudio Piras (Porto TorresXNoi), e Massimo Mulas (Autonomia Popolare) che ha deciso di lasciare al primo dei non eletti Alessandro Carta.

Consiglio 2. In caso di vittoria di Luciano Mura, invece il Partito democratico piazza cinque consiglieri: Ledda, Massimo Cossu, Addis, Masala e Pusceddu. Tre i rappresentanti di Proposizione: Tanda, Bruzzi e Massimo Piras. Due andrebbero al Centro democratico: Pistidda e Dedola, uno alla Sinistra con Toni Chessa e uno al Partito dei Sardi che porterebbe nell’assemblea civica Alessandro Pinna. Nei banchi dell’opposizione siederebbero: Sean Wheeler, De Marco e Conticelli per i Cinquestelle; poi Ligas, Davide Tellini, Claudio Piras e Carlo Cossu (Sardegna Vera), Mulas.

Primo partito. Il Movimento Cinquestelle è il primo partito in città: con 2679 consensi ha ottenuto il 22,55 per cento. Un distacco di circa mille voti dal Partito democratico che si è fermato al 13,62 per cento. Subito dietro il Psd’Az che con 1222 voti ha superato di poco il 10 per cento. Tra le civiche, la migliore affermazione è quella di Proposizione che ha sfiorato il 7 per cento con una dote di 811 voti.

Apparentamenti. C’è ancora il tempo per dichiarare eventuali apparentamenti e sancire possibili alleanze, ma i due candidati al ballottaggio hanno già detto a chiare lettere che non ci saranno accordi con altre forze politiche. L’unico invito sarà rivolto ai cittadini. Appello al voto, dunque, con la speranza di replicare almeno l’obiettivo raggiunto al primo turno con il 66,87 per cento.

I temi. La città è da circa quattro mesi senza un governo stabile e ha attraversato un lungo periodo di isolamento, con difficoltà enormi nelle relazioni con le altre amministrazioni del territorio, e nei rapporti con la Regione e il Governo nazionale. Riferimenti importanti se si intende pianificare progetti di sviluppo e dare soluzioni ai problemi.

Lavoro. I temi sono quelli che i candidati hanno potuto toccare con mano durante la campagna elettorale. Il lavoro, con la disoccupazione galoppante (oltre 6600 i senza lavoro); la formazione da rilanciare con una bassa scolarizzazione e numeri preoccupanti sulla dispersione scolastica; il porto, il Parco nazionale dell’Asinara, il “ripensamento” dell’area industriale dove resta dominante la questione delle bonifiche e del risanamento ambientale. E poi le alternative forti, basate sulla cultura, il patrimonio archeologico e il turismo: strade da percorrere ma piene di tante difficoltà.

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