La Nuova Sardegna

Sassari

Platamona, dove c’era il Lido ora regna il degrado

di Andrea Massidda
Platamona, dove c’era il Lido ora regna il degrado

Cumuli di rifiuti, docce chiuse, il vecchio ristorante in balìa dei ladri. Ma il sindaco Sanna assicura: «Faremo presto pulizia»

04 giugno 2015
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SASSARI. Davanti l’incanto del golfo dell’Asinara, dietro il degrado assoluto. E in mezzo a questi due scenari diametralmente opposti centinaia di bagnanti che con l’arrivo delle giornate di sole stanno prendendo d’assalto la spiaggia di Platamona, nonostante tutto sempre nel cuore dei sassaresi.

Nonostante tutto, appunto. Perché il contrasto tra la bellezza della costa e l’incuria in cui versano arenile e pineta saltano subito agli occhi. Il Lido di Sassari, tanto per fare l’esempio più eclatante, è da tempo ridotto a cumuli di legname e ora come ora somiglia più a una baraccopoli abbandonata che a un luogo dove sino a pochi anni fa ci si divertiva anche oltre il tramonto: cartacce, plastica, lattine, bottiglie, insomma rifiuti di ogni tipo. E un odore nauseabondo. «Una vergogna - commenta Antonio mentre attende che la moglie esca dal Centro di cura e salute che sta accanto -, ormai quello spazio viene utilizzato soltanto come orinatoio ed è molto pericoloso per i bambini. Tanto vale far arrivare le ruspe».

Poi il ristorante (di proprietà del Comune) che sta di fronte alla rotonda: chiuso ormai dal 2012, proprio durante le notti scorse è stato visitato da alcuni malintenzionati in cerca di qualsiasi cosa si potesse portar via e rivendere. La porta laterale di sicurezza è stata forzata e sino a ieri mattina nessuno era intervenuto, nemmeno per valutare i danni. Eppure all’interno c’è la devastazione totale: cavi strappati ovunque, il controsoffitto buttato giù, uno spettacolo tristissimo intuibile anche da fuori. L’edificio è in vendita, ma di sicuro in questo stato risulta molto poco appetibile. Morale: la spiaggia non offre neanche uno dei servizi che potrebbero davvero rilanciarla, ossia un posto dove poter mangiare un piatto di pasta o un buon pesce arrosto, magari a cena dopo una giornata passata al mare. «È un peccato - confermano i titolari delle attività vicine -, perché Platamona non ha mai perso il suo appeal».

Anche le docce pubbliche non sono ancora in funzione, anzi le circondano assi di legno con i chiodi che spuntano minacciosi. «In Germania queste cose non le vedi di sicuro», commenta laconico Gregorio Branca, un pensionato sardo che vive a Düsseldorf ma ama passare l’estate nella sua terra. Per trovare un minimo di decoro bisogna proseguire lungo via della Torre verso piazzetta Abbacurrente, dove c’è il Lido Punta Bianca. Troppo poco per una spiaggia con ambizioni turistiche.

Lo riconosce anche l’amministrazione comunale, che infatti annuncia di voler correre ai ripari. «Abbiamo a cuore Platamona - dice il sindaco Nicola Sanna - e anche per questo anticiperemo i fondi per lo smantellamento e il ripristino dell’area dell’ex Lido di Sassari, previa ordinanza nei confronti dei proprietari dell’area. Nel luglio scorso, dopo il nostro insediamento, abbiamo provveduto a mettere in sicurezza la zona, anche con il posizionamento di transenne, ma bisogna aggiungere che su quel tratto di litorale l'amministrazione non ha diretta competenza: per un terzo è del demanio regionale marittimo, il resto è di un privato». Il sindaco, interviene anche sul ristorante situato all’incrocio con via della Torre. «È un struttura che Comune ha messo in vendita - aggiunge - e si attendono offerte. Cè un contenzioso con i precedenti gestori, abbiamo avuto ragione nei primi due gradi e adesso è pendente un ricorso in Cassazione. Naturalmente accogliamo a braccia aperte chi volesse investire e riportarlo ai fasti del passato. Non siamo noi a impedire la ripresa dell'attività».

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