La Nuova Sardegna

Sassari

Emergenza reflui all’Asinara bandita la procedura d’appalto

di Gavino Masia
Emergenza reflui all’Asinara bandita la procedura d’appalto

Le risorse messe a disposizione da Comune e Provincia di Sassari ammontano a 278 mila euro Oggi una delegazione del consiglio direttivo del Parco chiederà alla Regione una soluzione definitiva

09 giugno 2015
2 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. Esiste una emergenza reflui sul Parco dell’Asinara, ossia i liquami provenienti dalle fognature dell’isola, e per trovare una soluzione temporanea al problema il Comune non dispone della somma necessaria per intervenire. Lo smaltimento dei liquami sull’isola-parco non pùò avvenire con una gestione del solo trasporto e conferimento con autospurgo, come sinora fatto dal Comune, in quanto la somma prevista nella relazione tecnica prodotta dalla società in house Multiservizi ammonta a oltre 256mila euro. In piena stagione estiva il carico di liquami aumenta in maniera considerevole in rapporto all’incremento di presenze nell’isola, e per ovviare ai gravi inconvenienti igienico-sanitari che si possono verificare è dunque necessario un intervento risolutore da parte di altri enti. Il commissario straordinario del Comune ha allora inviato una lettera al presidente della giunta regionale, all’Ato, ad Abbanoa e Parco dell’Asinara, per descriverelo stato del sistema idrico integrato sull’isola dell’Asinara. La richiesta di Giuseppe Deligia è che «Abbanoa avochi a se il trasferimento delle reti idriche dell’Asinara». Il problema è nato quando l’Autorità d’ambito (Ato) ha fatto la perimetrazione idrica di tutta la Sardegna, escludendo di fatto il Parco dell’Asinara e permettendo così ad Abbanoa di scegliere liberamente di non occuparsi dell’isola. Dopo la lettera del commissario, però, prova a muoversi il consiglio direttivo del Parco: il vice presidente Antonio Diana e i consiglieri Delfo Poddighe e Luciano Mura, questo pomeriggio saranno nel palazzo della Regione a Cagliari per cercare di trovare una doppia soluzione al problema. «Chiederemo alla Regione di darci una mano con le risorse per tamponare l’emergenza – assicura Diana –, ma soprattutto chiederemo la riperimetrazione del sistema idrico della Sardegna includendo anche l’Asinara». Già nei mesi scorsi, comunque, il commissario Deligia aveva chiesto un intervento alla Regione, chiedendo un «diretto intervento del presidente attraverso la presa in carico da parte del gestore unico Abbanoa della gestione straordinaria, o in alternativa uno stanziamento a favore del Comune dei fondi stimati per sopperire all’emergenza per l’anno in corso». Qualcosa invece si è mossa, finalmente, riguardo i lavori di ristrutturazione dell’impianto di depurazione di Cala d’Oliva: l’ufficio tecnico ha fatto partire ieri mattina le lettere invito, con procedura negoziata, per la gara d’appalto. Si tratta di un finanziamento di 278mila euro, da parte della Provincia di Sassari e del Comune, che prevede interventi alla rete dei reflui dal borgo di Cala d’Oliva al depuratore, ovvero un adeguamento delle infrastrutture già esistenti, in grado di risolvere almeno le problematiche che hanno sinora penalizzato il vecchio borgo dei pescatori.

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative