La Nuova Sardegna

Sassari

Domani la città sceglie il prossimo sindaco

di Gavino Masia
Domani la città sceglie il prossimo sindaco

Comizio finale di Luciano Mura con Pigliaru, Ganau, Sanna e Fratoianni Gli attivisti 5 Stelle hanno preferito incontrare gli elettori nei quartieri

13 giugno 2015
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PORTO TORRES. La città è chiamata domani ad eleggere il proprio sindaco tra il candidato del centrosinistra e sovranista Luciano Mura e il portavoce candidato sindaco del MoVimento 5 Stelle Sean Wheeler. Un ballottaggio dove basterà anche un solo voto in più per andare a occupare la stanza riservata al primo cittadino nella sede istituzionale del palazzo del Marchese. La coalizione guidata da Mura aveva ottenuto una percentuale del 29,96 al primo turno e quella di Wheeler si era attestata al 26,98 per cento: domenica si riparte da zero nel conteggio dei voti - senza che ci sia stato alcun apparentamento da parte dei due sfidanti nelle ultime due settimane - e dopo qualche ora dallo spoglio si potrà conoscere il nome del nuovo sindaco di Porto Torres. Saranno anche questa volta 19.127 gli elettori chiamati alle urne, 9387 maschi e 9747 femmine, e in entrambi gli schieramenti si auspica che aumenti anche la percentuale dei votanti rispetto alla prima tornata elettorale. Ieri sera Piazza Umberto I ha ospitato il comizio di chiusura della campagna elettorale della coalizione di centro sinistra e sovranista che sostiene Luciano Mura: sul palco il candidato sindaco, il presidente della Regione Francesco Piagliaru, il presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau, il sindaco di Sassari Nicola Sanna, il segretario nazionale di Sinistra ecologia e libertà Nicola Fratoianni e i candidati consiglieri. Per i pentastallati che sostengono Sean Wheeler, invece, ieri sera un tour in bicicletta di attivisti e candidati consiglieri per i quartieri e per dialogare con i cittadini del loro programma. Chiunque vincerà il ballottaggio, comunque, è chiamato da subito a una scadenza importante che riguarda l’approvazione del bilancio preventivo: l’amministrazione comunale uscente, in uno degli ultimi atti prima dello scioglimento anticipato del consiglio, aveva adottato una delibera d’indirizzo per abbattere l’Imu e limare la percentuale di addizionale Irpef sui lavoratori dipendenti. Ci sono poi alcune tematiche di natura ambientale che riguardano l’intervento di bonifica sulla darsena servizi del porto industriale, dove non si conoscono con esattezza lo stato dell’arte dei lavori da parte di Syndial per ridurre i rischi sanitari nell’area in cui fu riscontrato forte inquinamento da benzene. Il piano, condiviso da tutti gli organi pubblici di controllo, prevede interventi per 7,8 milioni di euro. C’è poi il progetto “Nuraghe” – che prevede la bonifica bonifica della collina veleni di Minciaredda, delle palte fosfatiche e delle peci fenoliche -, la cui progettazione esecutiva dell’azienda che si è aggiudicata l’appalto integrato, l’Astaldi capofila di un raggruppamento di imprese, è da tempo sotto la lente di ingrandimento dei tecnici dell’amministrazione regionale e di quelli del Ministero. Le maggiori forze politiche dello scorso consiglio ritenevano che questo progetto andasse profondamente rivisto nella parte relativa alla realizzazione di una nuova discarica, e qualsiasi altro tentativo doveva essere impedito.

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