La Nuova Sardegna

Sassari

Oggi la città sceglie il nuovo sindaco

di Gavino Masia
Oggi la città sceglie il nuovo sindaco

Il confronto è fra Luciano Mura che guida una coalizione di centro sinistra e Sean Wheeler del Movimento 5 Stelle

14 giugno 2015
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PORTO TORRES. Il silenzio della campagna elettorale imposto alla mezzanotte di venerdì si interromperà nella notte tra oggi e domani con eventuali caroselli e festeggiamenti da parte del candidato sindaco vincitore al ballottaggio. La città è chiamata dunque ad eleggere il sindaco di Porto Torres tra il candidato del centrosinistra e sovranista Luciano Mura e il portavoce candidato sindaco del MoVimento 5 Stelle Sean Wheeler: si vota dalle 7 alle 23, poi un attimo di pausa da parte del seggio per riordinare i registri e quindi lo spoglio per il conteggio dei voti. La coalizione guidata da Mura aveva ottenuto una percentuale del 29,96 al primo turno, mentre il MoVimento di Wheeler si era presentato come unica lista totalizzando il 26,98 per cento. Si riparte con 19.127 elettori, divisi tra 9387 maschi e 9747 femmine, e per gli schieramenti in campo si tratta di lavorare duro anche nella giornata del voto per cercare di conquistare le simpatie degli incerti. I comizi della scorsa settimana hanno chiuso di fatto una campagna elettorale che si è effettivamente animata solo alla vigilia della prima votazione, mentre per quel che concerne il turno di ballottaggio giova ricordare che ne il centrosinistra ne M5S si sono apparentati ufficialmente con altri partiti o movimenti. Resta da vedere dove andranno a finire i voti delle liste escluse dalla finale a due, considerando anche che tutti gli sconfitti hanno dichiarato nei loro comunicati di lasciare liberi i propri elettori che voteranno nella giornata odierna. Chiunque sia il vincitore che andrà ad occupare la stanza di primo cittadino – nella attuale sede istituzionale del palazzo del Marchese o nella “vecchia” sala del palazzo di piazza Umberto I -, non sono certamente pochi i problemi che dovrà subito affrontare per non far perdere il treno della speranza ai disoccupati. C’è per esempio l’argomento che riguarda la forestazione: il Centro servizio per il lavoro di Sassari dovrà infatti elaborare l’ultima graduatoria che prevede l’assunzione di quaranta disoccupati per quattro mesi. Una boccata d’ossigeno importante che vogliono respirare in tanti, ma per gli aventi diritto decideranno i requisiti previsti dalla legge. A fine giugno, poi, scadrà l’appalto per il servizio di raccolta di rifiuti solidi urbani, e spetterà dunque al nuovo consiglio e alla nuova giunta valutare il nuovo capitolato d’appalto. Senza dimenticare, inoltre, la grana Abbanoa, che ha accompagnato quasi tutti gli anni della precedente amministrazione proponendo disservizi continui e bollette salatissime. Da dire che l’ordinanza di divieto dell’acqua da bere e per la preparazione dei pasti è in vigore ormai da un mese e mezzo, sicuramente un record (negativo) a livello sardo, e chi andrà a governare dovrà sicuramente proporre un’azione più energica per far valere i diritti reali dei cittadini. Rimane il lungo elenco dei disoccupati, a cui rischiano di aggiungersi quelli delle imprese locali che lavorano all’interno della zona industriale e a Fiume Santo.

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