La Nuova Sardegna

Sassari

Sit in a saccargia

Sassari, insegnanti ciceroni spiegano ai turisti i guai del ddl Renzi

di Luigi Soriga
Sassari, insegnanti ciceroni spiegano ai turisti i guai del ddl Renzi

Manifestazione contro la riforma della scuola: i docenti alle prese con storia dell’arte e crisi dell’istruzione

08 luglio 2015
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SASSARI. Gli insegnanti, questa volta, per manifestare contro il Ddl Renzi sulla “Buona scuola”, se la sono pensata bella.

«Per un giorno faremo gratuitamente le guide turistiche per i visitatori della Basilica di Saccargia, e li informeremo anche delle conseguenze della riforma scolastica».

A pensarci bene l’idea è di una perfidia unica. Si propongono come Ciceroni, cominciano a parlare di stile romanico pisano, e poi a tradimento, quando il turista meno se l’aspetta, con qualche gioco di prestigio concettuale, tra un abside e una navata ci infilano Matteo Renzi. Tiè!

«D’altronde – sostiene Graziano Caputa, 40 anni, docente di Lettere all’Alberghiero – i monasteri con i loro “scriptoria” contribuirono a salvare e divulgare la cultura nei cosiddetti secoli bui del Medioevo. Ecco perché la scelta della chiesa di Saccargia: un alto valore simbolico e anche un sito visitato da numerosi turisti».

Peccato che gli insegnanti, a proposito di cultura e Divina Commedia, non abbiano fatto i conti con Flagetonte, e con un anticiclone da 40 gradi all’ombra. Alle 17, i turisti sono tutti sotto gli ombrelloni a bordo piscina nei loro alberghi, e alla sacralità della basilica hanno preferito di gran lunga un benedetto condizionatore.

Ma a un certo punto il miracolo: i pullman scaricano alla spicciolata qualche coppia di anziani tedeschi e del nord Europa. Hanno affrontato Flagetonte, sono armati di macchina fotografica a tracolla, e per nulla al mondo rinuncerebbero a immortalare l’architettura zebrata di Saccargia.

Ma c’è un problema: un lato della chiesa è completamente coperto dalle impalcature del restauro, e sulla facciata un gruppetto di persone sta appiccicando degli strani manifesti che raffigurano un tipo con i dentoni e le orecchie d’asino. E adesso, come scattare la tanto sospirata foto?

Ignari del dramma interiore e artistico che i turisti stanno vivendo, gli insegnanti-guida possono entrare in azione. Sono stati previdenti: sapevano già che la loro missione divulgatrice avrebbe avuto bisogno di un inglese fluente, e quindi si erano premuniti di tradurre il testo anti “Buona Scuola”.

Frasi chiare e semplici, condensate in un concetto: la riforma Renzi è un disastro. «È priva di alcun fondamento pedagogico-scientifico. Il Ddl è concepito da persone che non conoscono la scuola e la trattano come fosse un’impresa, applicando le regole del marketing. L’obiettivo finale è la privatizzazione, alla stregua della Sanità o delle Poste, con collegi di docenti trasformati in cda, con presidi dai superpoteri, e dimenticando che l’istruzione è il patrimonio più prezioso di una nazione».

L’acrobazia è infilare questo distillato di concetti dentro un breve tour di storia dell’arte sacra. La scena, a immaginarla è più o meno così: la guida parla, il turista ascolta. «L’impianto a croce commissa, con aula mononavata, è costituito da un transetto triabsidato con bracci voltati a crociera. Lo stile bicromo alterna cantonetti calcarei e basaltici, e le maestranze sono pisano-pistoiesi. Sono chiare dunque le influenze toscane, come fiorentino è l’attuale presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha concepito un disegno di legge nefasto per la scuola...». Tutto questo, naturalmente, in inglese o in tedesco.

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