Si recupera l’area della chiesetta
A Nughedu San Nicolò avvio del progetto per riqualificare il colle di Sant’Antonio
Un importante intervento di valorizzazione restituirà presto decoro e fruibilità all’area circostante la chiesetta rurale di Sant’Antonio Abate.
I lavori, finanziati con 78mila euro provenienti dai fondi del Piano regionale per lo sviluppo rurale destinato ai Gal, e inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche del Comune di Nughedu, termineranno nel giro di un mese e doneranno nuova bellezza al colle panoramico che sovrasta il paese e ospita la suggestiva chiesetta del XV secolo.
L’area, di proprietà del Comune, sarà oggetto di vari interventi: il recupero di muretti a secco, staccionate e camminamenti (sistemati dall’accesso posto a valle) con la sostituzione della vecchia balaustra in legno di castagno e il ripristino della muratura in pietrame ormai fatiscente sia a monte che parzialmente a valle della stradina. Il tutto con l’utilizzo di materiali e tecniche costruttive tradizionali e tipiche del paesaggio rurale, come era appunto nelle finalità del bando Gal (misura 323, azione 3), al quale il Comune ha partecipato con successo, finalizzato al recupero delle strutture caratterizzanti e alla riqualificazione di aree in condizioni di abbandono e degrado diffuso nel contesto ambientale e paesaggistico territoriale, e in coerenza con le norme dettate dal Piano paesaggistico regionale.
«Con questo intervento - dice il sindaco Dario Fenu - restituiremo decoro a un’area che ha una forte valenza affettiva e storica per la comunità di Nughedu. Rendendola fruibile, inoltre, soddisferemo le aspettative locali creando un luogo che possa essere un richiamo per manifestazioni e incontri anche di valenza regionale. Il tutto - aggiunge il primo cittadino - rispettando i materiali, le forme e le tecniche costruttive locali. È un progetto al quale teniamo molto - conclude Fenu - perché costituisce un importante tassello del più generale progetto di valorizzazione delle bellezze locali a fini anche turistici». (b.m.)