La Nuova Sardegna

Sassari

Il Tar boccia il ricorso e sblocca i nove milioni

di Salvatore Santoni
Il Tar boccia il ricorso e sblocca i nove milioni

Respinte le pretese della seconda classificata per la riqualificazione del litorale Adesso la società vincitrice ha due mesi di tempo per presentare il progetto

20 luglio 2015
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SASSARI. L’attesissima riqualificazione di Platamona è ai nastri di partenza. Il Tar nei giorni scorsi ha giudicato inammissibile l’impugnazione, da parte della ditta seconda classificata, della graduatoria finale del bando di gara per la riqualificazione che conta su 9 milioni di euro di fondi regionali. I giudici hanno invece accolto il ricorso incidentale proposto dalla vincitrice, la Spea Srl, escludendo dalla graduatoria il raggruppamento di imprese – guidato dal Consorzio cooperative costruzioni di Bologna – che avevano proposto il ricorso principale.

A breve il Comune di Sorso firmerà il contratto con la ditta vincitrice: poi l’ultimo passo prima di affidare i lavori sarà stilare il progetto esecutivo.

La sentenza. «Stante la fondatezza delle censure, il ricorso incidentale deve essere accolto, con conseguente annullamento degli atti di gara nella parte in cui non procedono all’esclusione dalla gara dei ricorrenti principali», scrivono i magistrati Caro Lucrezio Monticelli (presidente), Marco Lensi (consigliere estensore) e Giorgio Manca (consigliere) nella sentenza 935/2015.

Sono queste le poche righe - fra le dieci pagine che compongono la sentenza – che sintetizzano la decisione finale dei giudici. Nei mesi scorsi, il consorzio bolognese Ccc aveva impugnato la graduatoria finale del bando di Platamona contestando alcune irregolarità nella documentazione presentata dalla Spea (la vincitrice della gara). Quello che non potevano immaginare a Bologna è che la loro stessa documentazione fosse deficitaria: lo hanno appurato i giudici, disponendone l’esclusione dalla gara. «Dall’accoglimento del ricorso incidentale e dalla conseguente esclusione dalla gara dei ricorrenti principali consegue l’inammissibilità del ricorso principale per difetto di legittimazione e carenza d’interesse».

Tradotto: il ricorso non è ammissibile perché in realtà non avresti dovuto essere ammesso alla gara.

In sostanza, il consorzio Ccc, avrebbe dovuto essere escluso per un contrasto tra «la dichiarazione resa in sede di domanda d’ammissione alla gara e la dichiarazione di impegno a costituire il raggruppamento».

Il progetto. L’idea progettuale è di garantire servizi adeguati alle esigenze del turismo e della balneazione nel rispetto dell’ambiente. Come? Con il ripristino e la rinaturalizzazione delle varie discese a mare salvaguardando le dune e convogliando il flusso dei bagnanti su passarelle di legno per limitare il calpestio della sabbia. Altri interventi sono legati alla valorizzazione ambientale del sito d’interesse comunitario (Sic) dello stagno di Platamona. In particolare, la spina dorsale del progetto è la Sp81.

I lavori consentiranno il decongestionamento del traffico verso le discese a mare, dirottando il traffico a monte, e quindi nelle strade provinciali 25 e 48.

Piste ciclabili. Sono previsti percorsi pedonali e ciclabili (circa 9 chilometri) che andranno a integrarsi con parcheggi dedicati. Inoltre, verrà realizzata una rotatoria all’ingresso della prima discesa mare (l’incrocio che porta alla Rotonda).

Non appena firmato il contratto con il Comune di Sorso, la società Spea avrà circa due mesi di tempo per presentare il progetto esecutivo. A quel punto, la strada sarà tutta in discesa: affidamento lavori e, infine, almeno 600 giorni di tempo per la realizzazione delle opere, che verranno consegnate approssimativamente nella seconda metà del 2017.

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