La Nuova Sardegna

SASSARI. Una vita dedicata al suo lavoro, l'insegnamento, e alle sue passioni principali: lo sport e la lingua sassarese. Ugo Solinas, apprezzato docente, se n'è andato poche settimane fa a 78 anni, lasciando in eredità un tesoro fatto di insegnamenti ma anche di opere. Alla sua morte gli amici più stretti hanno ripreso in mano alcune delle sue carte, scoprendo un autentico tesoro. Masthr'Ugo, come gli piaceva farsi chiamare, lavorava da anni a un'opera ciclopica: un dizionario del dialetto sassarese, del quale parlava da tempo. «Si tratta davvero di un'opera monumentale – dice ora Salvatore Ortu, in rappresentanza dei colleghi e degli amici dell'autore -, un vocabolario con circa 22 mila vocaboli e un'ampia e attenta trattazione di ogni singola voce. Un lavoro che, a differenza di quanto pensavamo noi, è praticamente concluso. Questo dizionario risulta essere uno dei più completi tra quelli che sono stati pubblicati in passato». Per premiare e onorare la grande generosità culturale di Ugo Solinas e l'attaccamento alle sue radici sassaresi, il suo dizionario verrà presto pubblicato. Gli amici hanno infatti deciso di quotarsi e di cercare altri fondi per mandare finalmente alle stampe questa originale e importantissima opera. Solinas, che da giovane aveva militato come portiere nelle giovanili della Torres, per poi legare per tanti anni il suo impegno alla Wilier, nella sua vita aveva anche scritto commedie dialettali portate in scena, via via, da varie compagnie teatrali, soprattutto quella intitolata a “Nino Costa”. E numerose sono anche le poesie dialettali con le quali aveva partecipato a vari concorsi ricevendo premi e riconoscimenti. Grazie all'impegno dei suoi amici, oltre al dizionario sassarese verrà stampata anche una raccolta di poesie scritte da Ugo Solinas per amici e conoscenti in occasioni o ricorrenze particolari. (a.si.)