La Nuova Sardegna

Sassari

Recinzioni nella Rotonda e sulla spiaggia

di Gianni Bazzoni
Recinzioni nella Rotonda e sulla spiaggia

Messe in sicurezza le aree considerate a rischio, procede l’inchiesta della Procura per accertare tutte le responsabilità

26 luglio 2015
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SASSARI. Completata ieri mattina la messa in sicurezza della Rotonda di Platamona dopo il provvedimento di sequestro deciso dalla magistratura ed eseguito dagli investigatori della squadra mobile della questura di sassari incaricati di svolgere le indagini.

Un intervento non secondario, perché si è reso necessario sistemare le recinzioni «da cantiere» e una segnaletica adeguata - sia sulla Rotonda che nella spiaggia - anche per evitare che le persone continuassero a transitare nelle aree a rischio ignorando i limiti posti con le transenne. Allo stesso tempo, è stato precisato che le altre zone - quelle che restano fuori dalla delimitazione - sono regolarmente accessibili, quindi anche per raggiungere le attività commerciali.

L’inchiesta coordinata dal procuratore capo reggente Paolo Piras è già entrata in una fase delicata ed è cominciato l’esame dei primi rilievi effettuati dai vigili del fuoco e dagli specialisti della polizia Scientifica. Mentre per le operazioni tecniche successive, è molto probabile che vengano nominati consulenti con competenze specifiche per dare risposte ai quesiti della Procura in merito alle cause che possono avere provocato il crollo del muro sulla spiaggia. Una tragedia sfiorata e che ha visto due ragazzi feriti in maniera grave: fortunatamente le condizioni dei due diciassettenni stanno sensibilmente migliorando, anche se ci vorrà tempo (sotto il profilo fisico e psicologico) per tornare alla normalità.

Lo sguardo della magistratura è rivolto anche ad altre situazioni di rischio del litorale costiero, alcune segnalate più volte, altre iscritte nell’elenco dei pericoli quotidiani visto anche lo stato di degrado in cui versano le strutture.

Al momento l’inchiesta - per crollo di edificio e lesioni personali gravi - procede contro ignoti ma l’impegno della Procura è quello di chiarire senza ombra di dubbio le competenze territoriali tra Sassari e Sorso e stabilire le eventuali responsabilità rispetto al crollo di quel muro che - probabilmente - con una verifica tecnica adeguata poteva anche essere indicato tra i rischi possibili.

Per stabilire con documenti alla mano la nascita di Platamona, può essere utile il volume di Alessandro Ponzeletti «Platamona 1951-2014, nascita e declino», che contiene diversi riferimenti a documenti ufficiali.

«L'attenzione del Sindaco Pieroni cadde proprio su questo tratto di sabbia, allora noto a tutti come Abbacurrente, che spettava a Sassari e il 7 giugno 1949, quando la giunta deliberò per la prima volta riguardo la utilizzazione della spiaggia di Abbacurrente-Platamona a fine balneare. La prima idea avuta da Pieroni era quello di far sorgere uno stabilimento balneare da destinare alla popolazione della città e dei propri dipendenti e scegliendo quale luogo, come si legge dalla delibera di Giunta n° 491, stilata quel 7 giugno 1949. Il passo necessario, stabilito con quell'atto pubblico fu quello di inoltrare alla competente autorità la concessione di quell'arenile, rientrante nel demanio, comparto marittimo, chiedendo una concessione di 50 anni, per realizzare lo stabilimento».

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