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Crollo a Platamona, il sindaco di Sassari: "Non sfuggo alle responsabilità"

il crollo del muro della Rotonda a Platamona
il crollo del muro della Rotonda a Platamona

Nicola Sanna risponde alle accuse della madre di uno dei feriti della Rotonda

27 luglio 2015
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SASSARI. "Quando mi sono candidato alla carica di sindaco sapevo benissimo di dovermi assumere precise responsabilità istituzionali ed è per questo che sono andato subito in ospedale a trovare i ragazzi feriti. Non per raccogliere medaglie  ma perché è quello che deve fare un buona padre di famiglia, che deve fare un qualsiasi sindaco con i propri cittadini".

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Il sindaco di Sassari Nicola Sanna replica indirettamente alla madre di uno dei feriti e spiega ancora. "Quando sono andato in ospedale ero consapevole che avrei potuto trovare, a ragione, persone che avrebbero potuto avere reazioni nei miei confronti diverse da quelle che invece hanno avuto - aggiunge Nicola Sanna -. Ho trovare invece persone preoccupate per la salute dei loro figli ma consapevoli del fatto che quanto era accauto non era prevedibile".

Nicola Sanna affronta poi l'aspetto giudiziario e spiega di non volersi assumere responsabilità che ritiene di non avere.  E ricorda che, anche se la Rotonda non è nel territorio di Sassari, il Comune si è sempre adoperato per rendere accessibile l'arenile ai bagnanti (soprattutto sassaresi), di aver curato la segnaletica, l'illuminazione, la regolamentazione della sosta riservata ai disabili.

Il sindaco di Sassari aggiunge che il Comune sta collaborando con la Procura della Repubblica per far chiarezza sull'intera vicenda, ma ricorda anche che  tutta l'area costiera necessita di interventi e che con i tagli ai trasferimnenti decisi dal governo, questi interventi sono praticamente impossibili.

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