La Nuova Sardegna

Sassari

Crollo a Platamona, patto tra Sassari e Sorso: «Ricostruiremo insieme la Rotonda»

L’area della Rotonda di Platamona dopo il crollo è stata posta sotto sequestro e resa inaccessibile
L’area della Rotonda di Platamona dopo il crollo è stata posta sotto sequestro e resa inaccessibile

Vertice tra i sindaci Nicola Sanna e Giuseppe Morghen, i due Comuni chiederanno risorse alla Regione per trasformarla in una terrazza pedonale

28 luglio 2015
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SASSARI. Il crollo dei giorni scorsi, la scampata tragedia della Rotonda di Platamona, come unico risvolto positivo ha avuto quello di rimettere in primo piano la questione della sicurezza. Per la prima volta dopo anni le amministrazioni di Sassari e quella di Sorso hanno ripreso a dialogare insieme in termini progettuali. Infatti la questione di Platamona, i fenomeni di erosione marina e dissesto idrogeologico sono stati al centro dell'incontro che ieri mattina, nella sala giunta di Palazzo Ducale ha visto riuniti i sindaci Nicola Sanna e Giuseppe Morghen, e gli uffici dei settori Mobilità e Lavori pubblici dei due comuni. L'intesa tra le due amministrazioni è quella di richiedere di concerto alla Regione un finanziamento straordinario, sulla base del fatto che l'intero litorale deve essere inquadrato in una serie di interventi di prevenzione.

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« I Comuni di Sassari e Sorso – affermano i due sindaci – ai fini della tutela ambientale e paesaggistica, condividono l'indirizzo strategico regionale di un arretramento verso l'interno delle attività edilizie. Entrambi i Comuni concordano, inoltre, sulla necessità di preservare il litorale da un carico antropico eccessivo. Infatti, così come dal progetto del Comune di Sorso, è previsto un arretramento delle discese a mare e l'uso della litoranea per il solo traffico locale.

«Allo stesso modo – proseguono – abbiamo condiviso la necessità di considerare la Rotonda come un manufatto identitario, espressione della cultura turistica degli anni Sessanta e, pertanto, ricostruire la stessa non già per un utilizzo destinato a parcheggio ma come terrazza pedonale. Questo comporterà la ricerca di aree parcheggio più arretrate e di un adeguato servizio di trasporto con mezzi pubblici».

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E a proposito di finanziamenti destinati al litorale, la minoranza di Sorso ha storto decisamente il naso dopo le dichiarazioni del sindaco di Sassari a proposito dei 9 milioni di euro concessi dalla Regione al Comune di Sorso. «Non corrisponde al vero ciò che sostiene Nicola Sanna – dicono Gian Paolo Sanna e Michele Cossu – i denari non sono rimasti bloccati in tutti questi anni per un ricorso al Tar da una ditta che riteneva di essere stata esclusa ingiustamente dall’appalto. È sufficiente rileggere le cronache del periodo per capire che i ritardi sono stati causati non dalla burocrazia ma dall’incompetenza dell’amministrazione comunale di Sorso. La recente sentenza al Tar 935/2015 che garantisce il via libera alla firma contrattuale fra la Spea Srl (vincitrice dell’appalto per l’esecuzione dei lavori) e il Comune di Sorso, fa riferimento a un ricorso istruito il primo aprile 2015: il Giudice amministrativo ha impiegato meno di 4 mesi, non 5 anni».

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