La Nuova Sardegna

Sassari

Castelsardo, stop ai lavori per l’ascensore

Risolto il contratto tra Comune e ditta appaltatrice, ma l’amministrazione vuole terminare l’opera

29 luglio 2015
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CASTELSARDO. Si è risolto, consensualmente, il contratto tra l’amministrazione comunale e la ditta aggiudicatrice dell’appalto per i lavori di realizzazione dell’ascensore del centro storico. L’atto definitivo è stato approvato il 22 luglio dalla giunta comunale con la deliberazione 67, affissa all’albo pretorio il 23 luglio. Subisce quindi una ulteriore battuta d’arresto l’opera che tante polemiche ha suscitato in paese dividendo i cittadini fra favorevoli e contrari. La consegna dei lavori, dopo l’espletamento dell’appalto da 621mila euro, era avvenuto il 12 gennaio 2012 e dovevano concludersi il 7 ottobre dello stesso anno. In questi giorni la ditta aggiudicatrice, la Crono costruzioni di Catania, ha invece ottenuto la risoluzione consensuale del contratto d’appalto, proposto dalla stessa società nell’aprile scorso dopo che appena una piccola parte dei lavori (dal valore di circa 88mila euro) sono stati eseguiti in subappalto dalla locale ditta Sica.

La realizzazione dell’opera non ha mai avuto vita facile. L’attuazione del progetto, redatto dallo studio di architettura Cenami-Simonetti-Ticca, era stato affidato, dopo un ribasso d’asta di circa il 25 per cento alla Crono Costruzioni di Catania, che si era impegnata a concludere l’opera in 270 giorni. Si trattava di realizzare un ascensore che partendo dalla zona bassa della Vignaccia, tramite una prima parte a cremagliera, portasse, salendo in diagonale, sino ad una piattaforma di sosta da dove un nuovo vano a trazione verticale avrebbe accompagnato i turisti, in piccoli gruppi di 12/15 persone, sino alla base di via Rinascita. La Crono Costruzioni venne autorizzata dal Comune ad affidare alcuni lavori in subappalto, ma la società subappaltante «dopo aver provveduto alla cantierizzazione, abbandonò di fatto il cantiere senza aver eseguito alcuna opera». La seconda ditta subappaltante, la Sica, ha invece eseguito i lavori come da contratto realizzando gli unici interventi visibili, per il momento.

«Preso atto dell’andamento dei lavori, svoltisi con enorme ritardo rispetto al cronoprogramma e delle gravi criticità rilevate comunque nel cantiere - si legge nella delibera - sia per quanto attiene lo stato dei luoghi sia per aspetti tecnici non previsti e non valutabili in sede di contratto, si è valutata la possibilità di addivenire alla conclusione bonaria del rapporto contrattuale». L’amministrazione non abbandona comunque l’idea di realizzare l’opera, visto che «con successivi provvedimenti saranno determinate le modalità per l’esecuzione dei restanti lavori» .

Donatella Sini

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