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Le terme di Casteldoria e le richieste dei sindaci

SANTA MARIA COGHINAS. Il tema della liberalizzazione delle acque termali in esubero a Casteldoria Terme ancora non trova una radicale soluzione. Ma c’è di più, gli amministratori del territorio...

08 agosto 2015
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SANTA MARIA COGHINAS. Il tema della liberalizzazione delle acque termali in esubero a Casteldoria Terme ancora non trova una radicale soluzione. Ma c’è di più, gli amministratori del territorio della Bassa Valle del Coghinas pur essendo uniti negli intenti di voler liberalizzare l’acqua termale in esubero, non si trovano d’accordo sul modus operandi delle forme di rivendicazione di tale diritto da parte dell’ex consigliere provinciale Antonio Masia.

Infatti, i tre sindaci della Bassa Valle e più precisamente quello di Santa Maria Coghinas Pietro Carbini, di Viddalba Vittorio Ara e di Valledoria Tore Terzitta prendono le distanze dalla forma di protesta indetta dall’ex consigliere provinciale Antonio Masia, che si era incatenato e che domani ripeterà la sua protesta.

«Il tema proposto - scrivono in una nota stampa congiunta i sindaci di Viddalba Vittorio Ara e di Valledoria Tore Terzitta - è di sicuro interesse per tutti gli attori, istituzionali e non, presenti sul nostro territorio. Riteniamo, però che un argomento così importante debba essere trattato, anche con forza, nei luoghi appropriati e nel modo corretto per evitare che una legittima aspirazione diventi oggetto di letture distorte o funzionale ad incomprensibili esigenze di visibilità. Per questo non saremo presenti alla manifestazione».

Ci sarà, invece, il sindaco di Santa Maria Coghinas Pietro Carbini: «Solo per dovere istituzione - spiega il primo cittadino - e per una questione morale di condivisione della battaglia contro la monopolizzazione della risorsa mineraria che appartiene a tutta la collettività e non a un solo padrone».

Giulio Favini

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