La Nuova Sardegna

Sassari

Girotondo in piazza: il no dei docenti alla “buona scuola”

Girotondo in piazza: il no dei docenti alla “buona scuola”

SASSARI. Sui volti una maschera bianca per significare che la legge sulla “buona scuola” «è ugualitaria solo nel togliere diritti ai lavoratori della scuola che all'utenza, trasformando tutti noi...

26 agosto 2015
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SASSARI. Sui volti una maschera bianca per significare che la legge sulla “buona scuola” «è ugualitaria solo nel togliere diritti ai lavoratori della scuola che all'utenza, trasformando tutti noi in fantasmi senza volto e senza storia». Dopo le numerose mobilitazioni in tutta l'isola, ieri sera i docenti autorganizzati della provincia di Sassari hanno formato un grande cerchio umano in piazza Tola, al quale si sono uniti anche genitori, studenti, lavoratori, cittadini solidali.

Con questo grande girotondo umano i docenti hanno voluto ricordare che «la legge 107 cancella con un colpo di spugna anni di sacrifici e punteggi acquisiti e ricattando barbaramente i lavoratori mettendoli nelle condizioni di accettare qualunque chiamata senza nemmeno poter decidere di aspettare e valutare meglio la situazione, pena la cancellazione dalle graduatorie».

Gli insegnanti hanno detto che «non è possibile considerare la Sardegna come una "normale regione italiana". Semplicemente non lo è. Non ci sono gli stessi collegamenti aerei e non ci si può spostare via terra. E in diversi periodi dell'anno i prezzi di aerei e traghetti supera le 400 euro a persona».

Inoltre, «la Sardegna ha il più alto tasso di abbandono scolastico e garantire continuità didattica aumentando di larga misura le cattedre ordinarie, quelle di sostegno e di potenziamento sarebbe l'unico modo per fronteggiare questa crescente piaga sociale».

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