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A Castelsardo l’acqua torna potabile... ma non troppo

CASTELSARDO. Una nuova ordinanza del sindaco, la terza sull’acqua potabile, revoca quella del 17 agosto ma lascia in vigore la precedente del 7 agosto che vietava «l’utilizzo dell’acqua, erogata...

05 settembre 2015
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CASTELSARDO. Una nuova ordinanza del sindaco, la terza sull’acqua potabile, revoca quella del 17 agosto ma lascia in vigore la precedente del 7 agosto che vietava «l’utilizzo dell’acqua, erogata dalla rete pubblica, per fini alimentari». Le vicende legate alla potabilità dell’acqua hanno caratterizzato l’estate castellanese e creato disagi ai cittadini che, oltre a non poter usufruire di acqua pulita, si rammaricano anche del fatto che si continuano a pagare bollette ad Abbanoa come se l’acqua fosse potabile.

L’ordinanza del 7 agosto aveva vietato l’utilizzo dell’acqua quale bevanda e per la preparazione degli alimenti per l’eccessiva presenza di cloriti. Una successiva ordinanza, del 17 agosto ha invece vietato l’utilizzo dell’acqua per il “consumo umano diretto, se non previa bollitura”. Il provvedimento, resosi necessario a causa della presenza di coliformi totali rilevati dal Dipartimento di Prevenzione della Asl n°, è rimasto in vigore anche dopo che Abbanoa aveva smentito la presenza di microorganismi nell’acqua affermando che «soltanto in un punto è stato rilevato un fuori norma microbiologico, di appena un punto, legato a coliformi totali».

L’ordinanza sindacale di divieto di utilizzo è però rimasta in vigore sino ai giorni scorsi quando è stata revocata da una nuova ordinanza. Le ultime analisi Asl hanno infatti rilevato che «i controlli effettuati sull’acqua a uso potabile risultano conformi per i parametri microbiologici mentre permane la non conformità per i parametri “cloriti” e “alluminio”».

I cloriti permangono nel liquido quando la quantità di cloro attivo immesso per la disinfezione è eccessivo, mentre i sali di alluminio vengono utilizzati per chiarificare l’acqua in presenza di eccessiva torbidità. L’acqua può ora essere utilizzata per gli usi igienici ed il lavaggio di frutta e verdura. Non è invece consigliabile ingerirla e neppure bollirla perché questo aumenterebbe la concentrazione degli elementi chimici.

Donatella Sini

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