La Nuova Sardegna

SORSO. Raid incendiario in una delle due spiagge sorsensi dove sventola la prestigiosa “Bandiera blu” 2015. All’alba di giovedì, i vandali hanno preso di mira l’area della discesa a mare che ospitava i servizi disposizione dei bagnanti, riducendo a un cumulo di cenere bagni chimici e cabine e causando danni quantificabili nell’ordine di migliaia di euro. L’amministrazione comunale di Sorso condanna nettamente il gesto, tacciandolo come un «grave atto di inciviltà che offende il territorio». I carabinieri della stazione di Sorso, guidati dal comandante Alessandro Masala, sono intervenuti sul posto fin dalle prime ore del mattino insieme ai vigili del fuoco di Sassari, che hanno provveduto a spegnere le fiamme.

«Le azioni di questi incivili - commenta il primo cittadino, Giuseppe Morghen - che hanno intenzionalmente appiccato il fuoco e ridotto a un ammasso di materiale carbonizzato i servizi a disposizione dei bagnanti, nella spiaggia, sono un’offesa per tutto il territorio. Questi devastatori devono avere ben chiaro che, con il loro comportamento, hanno provocato non solo un danno materiale ad una struttura pubblica ma si sono macchiati di un crimine contro tutta la nostra comunità che, impegnata nella salvaguardia del territorio e nella sua valorizzazione, si ritrova a dover subire l’attacco immotivato e inqualificabile di questi vandali».

L’amministrazione comunale ha sporto denuncia contro ignoti e, nel frattempo, ha predisposto la rimozione dei resti carbonizzati. «La nostra denuncia contro questi comportamenti riprovevoli – conclude il sindaco - non è un semplice atto dovuto ma, soprattutto, un impegno a dar voce e a rappresentare tutti i cittadini virtuosi che, insieme a noi e con profondo senso civico, si fanno quotidianamente carico di dare il loro contributo per mantenere il decoro urbano ed extraurbano».

Salvatore Santoni