La Nuova Sardegna

Sassari

Protezione civile, il nuovo piano si avvia verso la fase conclusiva

di Gavino Masia
Protezione civile, il nuovo piano si avvia verso la fase conclusiva

Illustrato ieri in commissione, ma la convocazione è stata pubblicata solo sul sito dei Cinque Stelle Il 5 ottobre la presentazione finale: criticità per Rio Mannu, zona Poliambulatorio e a Serra Li Pozzi

24 settembre 2015
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PORTO TORRES. Il comandante della polizia locale Katia Onida ha illustrato ieri mattina in commissione consiliare le prime due fasi del Piano di protezione civile - quella del rischio d’incendi di interfaccia e quella relativa al rischio idrogeologico -, ma della convocazione dell’importante riunione in sala capigruppo erano a conoscenza solo i consiglieri di maggioranza e opposizione. Il presidente della commissione Protezione civile, Gavino Bigella, ha infatti postato questo incontro comunale solo sul sito pentastellato, dimenticandosi di farlo apparire anche nel sito istituzionale o almeno comunicarlo all’ufficio stampa del Comune. Un fatto “inusuale” per il M5S dimenticarsi di invitare i giornalisti alle commissioni aperte a tutti i cittadini, ancora di più per coloro che nelle dichiarazioni programmatiche hanno affermato a più riprese di essere i paladini della trasparenza su qualunque atto amministrativo sia discusso o approvato dai consiglieri comunali. L’amministrazione non si è ancora dotata ufficialmente di un Piano di protezione civile da trasmettere in Regione, ma il prossimo 5 ottobre è prevista la presentazione della terza e ultima fase da parte dell'architetto Piero Capello della EM Solutions, azienda sarda di servizi per la Protezione civile. «Per quanto riguarda quest’ultima fase – ha detto il comandante Onida –, che riguarda sia i rischi imprevedibili sia quelli industriali, si sta valutando se discuterla prima in commissione oppure presentarla direttamente all’attenzione del consiglio comunale per l’approvazione: ho presentato i decreti già firmati dal sindaco precedente, quelli dove è stato istituito il Coc (Centro operativo comunale), e illustrato funzioni e ruoli di ciascun componente del Comitato». La giunta Scarpa aveva stanziato 24mila euro per poter allestire la sala operativa del Coc e dotarla di quella strumentazione necessaria per garantire il suo esercizio, e al fine di rendere il Piano uno strumento di facile consultazione e attuazione sono state già effettuate delle prove simulate con la partecipazione dei volontari e delle associazioni di volontariato che della protezione civile sono la colonna portante. La fase che contempla il rischio idrogeologico - redatto sulla base delle criticità attualmente a conoscenza dei tecnici e sulla base di modelli matematici - dice esattamente cosa potrebbe accadere, nel caso di eventi atmosferici importanti, in quelle aree a rischio inserite dal Piano di assetto idrogeologico emesso dalla Regione. Sono inserite le foci del Rio Mannu e Fiume Santo e tutta la fascia costiera che parte dallo Scoglio Lungo fino alla torre di Abbacurrente. Altri casi di forte criticità riguardano via Funtana Cherchi, strada per il Poliambulatorio, e via dei Corbezzoli, nel quartiere di Serra Li Pozzi, ancora chiusa al traffico veicolare.

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