La Nuova Sardegna

Sassari

Riti religiosi e spettacoli in onore di Santa Barbara

di Emidio Muroni

Sabato e domenica a Bonorva festa con due processioni per le vie del centro Ci sarà una degustazione di pane bollito e poi divertimento per i più piccoli

30 settembre 2015
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BONORVA. Sabato 3 e domenica 4, le celebrazioni in onore di Santa Barbara chiuderanno, con una delle manifestazioni più antiche del territorio, la stagione delle festività 2015.

Le cerimonie inizieranno sabato, alle 15,30, con i vespri solenni e la messa, nella chiesetta in località Santa Barbara (Ospedaletto). Al termine si snoderà la processione, con il simulacro della Santa verso la chiesa parrocchiale di Santa Maria Bambina. Alle 20, in località “Tziu Pinna”, sarà possibile degustare il pane bollito offerto dal comitato. Alle 21, in località “Sa rocca Ruta”, inizierà uno spettacolo pirotecnico cui seguirà, alle 22, l’esibizione di “Marta” e il suo gruppo.

Domenica, alle 10,30, inizierà la messa solenne celebrata dal parroco, don Giovannino Conti. Seguirà la processione per le vie del paese, accompagnata dalla banda musicale “Città di Sennori” e dal coro “Paulicu Mossa”. Alle 16,30, nel campetto parrocchiale, è prevista l’animazione di “Cocco Trilly” e “Merenda party “. Alle 19, nell’oratorio parrocchiale di via Cugia, serata di canti dialettali sardi, con i cantadores Marco Manca, Antonello Senes e Franco Figos, accompagnati dalla chitarra di Nino Manca e dalla fisarmonica di Tore Podda. Alle 21, inizierà una commedia proposta dalla compagnia teatrale “Kena Lakanas”, dal titolo “Posta pro a Tie”.

Il comitato, pur con qualche imprevisto disagio di carattere sociale, ha operato con grande impegno per predisporre un programma rispettoso delle antiche tradizioni e adeguato alla manifestazione che attinge la propria storia all’antica devozione dei cavatori di pietra e minatori, un tempo piuttosto numerosi, che ha imposto il nome anche alla località, ubicata all’ingresso del paese, in zona Cadreas, a due passi dall’attuale Carlo Felice e che, in tempo di guerra, fu destinata a ospedale da campo militare, tanto da prendere il nome alternativo di regione “Ospedaletto”.

La devozione per Santa Barbara in paese è rimasta sempre molto forte e l’associazione, che può contare su circa mille iscritti, contribuisce a tenerne in piedi l’antica fede e devozione e ne ricorda puntualmente la ricorrenza con iniziative sempre molto gradite dalla popolazione.

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