La Nuova Sardegna

Sassari

Trasporti, biglietti integrati: pendolari sassaresi penalizzati

di Gianni Bazzoni
Trasporti, biglietti integrati: pendolari sassaresi penalizzati

Escluso chi abita a oltre venti chilometri dal capoluogo Interrogazione in consiglio regionale, si muove la Filt-Cgil

03 ottobre 2015
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SASSARI. Titoli di viaggio integrati con sperimentazione differenziata, con il nord-ovest della Sardegna che - per chissà quali ragioni - viene penalizzato rispetto al resto dell’isola. E siccome si tratta di trasporti pubblici, il minimo che si può fare è chiedere spiegazioni.

Lo hanno fatto il consigliere regionale di Rifondazione comunista-Sinistra sarda Alessandro Unali - con una interrogazione inviata all’assessore ai Trasporti Deiana - e il segretario generale della Filt-Cgil Arnaldo Boeddu che ha denunciato in una nota l’ennesima penalizzazione.

La scelta. Il consigliere regionale ha chiesto di conoscere le motivazioni «che hanno portato alla scelta di escludere i comuni oltre i 30 chilometri della provincia di Cagliari e quelli oltre i 20 chilometri della provincia di Sassari dalla sperimentazione sui titoli di viaggio integrati nel territorio regionale».

La delibera. La delibera della giunta regionale (la 14/24 dell’8 aprile 2015), infatti, conferma il percorso sperimentale dei titoli di viaggio integrati per tutti i comuni del territorio provinciale di Nuoro e Oristano fino ai 90 chilometri di distanza, mentre introduce le limitazioni fino a 30 e a 20 per le aree di Cagliari e Sassari.

Esclusi. In particolare, nella provincia di Sassari, restano esclusi 52 comuni «che non possono usufruire, con il beneficio della tariffa agevolata – sottolinea Alessandro Unali – dell’intera rete urbana, di tutte le linee automobilistiche dell’Arst e della metropolitana di superficie. Emerge, quindi, una forte discriminazione e una disparità di trattamento nei confronti di cittadini che già vivono in condizioni di svantaggio e non possono essere ulteriormente penalizzati con l’esclusione dai servizi a costo agevolato (fino al 25 per cento sulla somma dei singoli prezzi)».

Uniformità mancata. Il segretario generale della Filt-Cgil Arnaldo Boeddu parla di uniformità mancata rispetto al resto dell’isola. «E non è solo una questione di distanze chilometriche – afferma Boeddu – : le ingiustizie non finiscono qui. Per lo studente e il pendolare in genere, non è facile comprendere dove e come ottenere un abbonamento integrato.

Il web ti guida. «Il sito web dell’Arst – sottolinea il segretario della Filt-Cgil – non specifica in alcun modo dove l’interessato si deve recare per fare un abbonamento. Lo capirà solo dopo essersi recato nelle sedi territoriali di viale Porto Torres e/o di viale Sicilia, a Sassari, grazie al personale dipendente apprenderà che deve recarsi presso l’Atp».

Conferenza di servizi. Boeddu chiede l’attivazione dello strumento di confronto più diffuso in simili casi: la conferenza di servizi. «Sarebbe giusto che la conferenza venga convocata in tempi brevissimi e che veda presenti anche i rappresentanti degli studenti e degli istituti scolastici, per risolvere non solo le ingiustizie legate al biglietto unico integrato ma anche i vari problemi relativi agli orari e alle coincidenze dei mezzi che sono fondamentali per gli spostamenti».

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