La Nuova Sardegna

Sassari

Tutti in corteo per la breast unit

Tutti in corteo per la breast unit

Tumore al seno, le donne del Nido delle mamme hanno chiesto aiuto al sindaco

03 ottobre 2015
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SASSARI. Non ne fanno una questione di campanilismo quanto un discorso di qualità e di servizio da dare al territorio, con la creazione di un centro unico di assistenza e cure altamente specializzate per le donne colpite da tumore al seno, la breast unit. Sono le donne dell'associazione “Nido delle mamme” che, ieri pomeriggio, hanno organizzato un corteo per sensibilizzare la città sulla creazione a Sassari di questo importante centro di riferimento. Partite da via Roma, hanno fatto tappa a Palazzo Ducale, dove sono state ricevute dal sindaco Nicola Sanna concludendo la loro marcia ssotto la sede dell’Aou.

«Vi ringrazio per questa azione di sensibilizzazione della città – ha detto il primo cittadino – e devo dire che come amministrazione, come consiglio comunale abbiamo svolto in questi mesi un'azione di pressing sul tema». Le rappresentanti dell'associazione Nido delle mamme hanno ricordato che le cure per il tumore al seno, sulla base delle direttive europee, dal 1° gennaio 2016 dovranno essere fornite dalle breast unit. «Sul tema – ha ripreso il sindaco – sono state fatte segnalazioni, interpellanze, ordini del giorno presentate dalla consigliera Francesca Arcadu, riunioni della quinta commissione presieduta da Carla Fundoni e l'ultimo presentato dal consigliere Alessandro Boiano. In contemporanea sulla discussione della ristrutturazione della rete ospedaliera, con l'assemblea dei sindaci della Provincia di Sassari, abbiamo indicato la breast unit tra le diverse specialità che devono essere dentro l'hub regionale di Sassari».

«Sassari ha un numero di casi adeguato e tutte le figure professionali – ha detto Alessandro Fancello, medico oncologo che ha accompagnato il corteo – e una recente delibera regionale individua la creazione della breast unit all'Oncologico di Cagliari e all'Aou di Sassari. Ma non si capisce perché ancora queste non siano state create». E soprattutto – ha ribadito – si dovrà realizzare una breast unit vera e non frammentata in più luoghi. Si rispettino le direttive europee», ha concluso.

«Vogliamo fatti – ha detto Carmen Faietta, in rappresentanza dell’associazione – il commissario dell'Aou predisponga tutti gli atti necessari. Signor sindaco, a nome di tutte le donne, di quelle che hanno subito anche mastectomia, che hanno partorito, che hanno allattato con un seno, le chiediamo di intervenire personalmente». «L'impegno dell'assessore regionale c'è – ha detto il sindaco – e non disperiamo che la struttura si faccia».

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