La Nuova Sardegna

Sassari

Strumento musicale negato alle elementari

Strumento musicale negato alle elementari

Dall’ufficio scolastico regionale un no a progetti già approvati in passato: parte la causa legale

04 ottobre 2015
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SASSARI. Rischia di finire in uno scambio di carte bollate la vicenda riguardante la mancata istituzione, per l’anno scolastico 2015-2016, del corso musicale nelle scuole elementari che avevano presentato il progetto. Un misterioso silenzio infatti è stata la risposta alle sollecitazioni arrivate prima dagli autori del progetto - dirigenti scolastici e insegnanti di musica referenti regionali e locali del coordinamento docenti di strumento musicale e musica della Sardegna - e poi dai rappresentanti sindacali all’Ufficio scolastico regionale guidato da Francesco Feliziani. In una lettera datata 27 luglio firmata da Antonio Deiara e Ignazio Perra, rispettivamente referente per il Nord Sardegna e responsabile regionale del coordinamento docenti di musica, si faceva presente al direttore dell’ufficio che nel 2014 17 progetti per l’inserimento dell’insegnamento dello strumento già nella scuola elementare erano stati approvati in base al decreto ministeriale n.8 del 2011. Tra cui la scuola di San Giuseppe e quella del Canopoleno a Sassari.

Quest’anno, visto il successo dell’iniziativa e i riscontri positivi tra le famiglie, i docenti e i piccoli allievi e visto che era stato pubblicato il nuovo bando, sono stati presentati progetti analoghi («anzi del tutto identici ai precedenti», sostengono gli autori delle domande) per la scuola San Donato di Sassari e per quelle di Sorso, Tempio e Arzachena nonché per il terzo circolo didattico di Obia ma la risposta è stata secca e coincisa: non conforme al dm 8 del 2011. Fra i progetti presentati da tutta l’isola sono stati approvato soltanto quelli di Pula e Maracalagonis e i docenti e i dirigenti scolastici si chiedono: «Come mai lo stesso impianto progettuale approvato dagli uffici nel 2014, realizzato con risultati estremamente positivi e con il gradimento di tutti i soggetti coinvolti improvvisamente non viene più considerato valido?».

Inutili sono state tutte le sollecitazioni anche da parte del sindacato Flc-Cgil per avere ulteriori chiarimenti perchè da Cagliari fino a questo momento risuona un assordante silenzio. Ragion per cui attraverso il legale del sindacato si procederà a una causa giudiziaria per far valere il diritto ad avere l’insegnamento musicale o comunque a ottenere una spiegazione accettabile da parte dell’ufficio scolastico regionale. (g.g.)

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