Anmil, più attenzione alle classi deboli
Santa Maria Coghinas, oltre mille partecipanti al 65° raduno provinciale. Più risorse per il lavoro
SANTA MARIA COGHINAS. Complice una bellissima giornata più primaverile che autunnale, il 65° raduno provinciale del “Mutilato e dell’invalido del lavoro” organizzata dall’Anmil provinciale in collaborazione con l’amministrazione comunale coghinese e svoltasi domenica nella piazza principale del paese ha registrato la presenza di circa mille partecipanti. Già dalla mattina il paese è stato invaso dagli ospiti che sono arrivati in pullman dalle diverse zone della provincia. Non è mancata la visita allo stabilimento termale di Casteldoria. I simpatizzanti e i soci dell’Anmil hanno però partecipato anche momenti di approfondimento e di studio. Infatti, dopo la messa che è stata celebrata dal parroco don Mattia, si è aperta una tavola rotonda dove hanno partecipato diversi relatori su temi riguardanti la sicurezza nei luoghi del lavoro, la salute e la legge in materia di collocamento degli invalidi ferma dal 1999. «E’ necessario prestare maggiore attenzione alle dinamiche sociali, e in particolare a quelle che interessano gli invalidi e le persone afferenti alle classi più deboli – ha detto il presidente dell’associazione dell’Anmil Carlo Zappareddu – stiamo attraversando un momento di forte crisi occupazionale e il lavoro è sempre più scarso per tutti. Dobbiamo essere bravi a cercare delle risorse per creare occupazione. Per esempio qua a Santa Maria e nella bassa valle del Coghinas, così ricca di prodotti che provengono dall’agricoltura, si devono delle sinergie affinchè le produzioni creino maggiore occupazione. Ed è per questo che bisogna pensare anche a un piano industriale. Inoltre – ha concluso Zappareddu – dobbiamo cercare di rafforzare le normative in materia di sicurezza e di salute per i lavoratori, perché purtroppo sono ancora troppi gli incidenti suoi luoghi di lavoro».
L’intervento del sindaco di Santa Maria Coghinas Pietro Carbini è stato circoscritto ai ringraziamenti e ai giudizi positivi sull’attività dell’Anmil. Così, il primo cittadino coghinese ha incoraggiato i vertici dell’associazione a continuare a tutelare quei lavoratori che hanno subito una causa invalidante che è stata diretta conseguenza della loro attività lavorativa, ma soprattutto a vigilare per eliminare o, nel caso non fosse possibile, attenuare fenomeni di pericolosità nei luoghi di lavoro, dove si deve operare in sicurezza per il lavoratore.
Giulio Favini