La Nuova Sardegna

Sassari

I debiti dei figli non conviventi non ricadono sui genitori

Ho un figlio che da anni non vive più in famiglia. Non riesce più a pagare le rate di Equitalia. Poiché non ha niente intestato e avendo sempre la residenza nella mia abitazione ci può essere il...

14 ottobre 2015
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Ho un figlio che da anni non vive più in famiglia. Non riesce più a pagare le rate di Equitalia. Poiché non ha niente intestato e avendo sempre la residenza nella mia abitazione ci può essere il rischio che un eventuale sequestro possa essere fatto in casa mia?

La legge impone che il debitore risponda con tutti i suoi beni presenti e futuri. In assenza di opportune garanzie prestate da terzi, la responsabilità del debitore è personale e i genitori non rispondono dei debiti contratti dal figlio maggiorenne. Attraverso un titolo esecutivo e notificato l’atto di precetto contenente un’intimazione di pagamento, si può procedere al recupero del credito attraverso le forme dell’esecuzione forzata, compresa l’espropriazione o il pignoramento. La ricerca delle cose da pignorare avviene, a mente dell’art. 513 c.p.c., presso la casa del debitore. Nel caso rappresentato viene evidenziata l’assenza del figlio in famiglia, sicché si comprende come lo stesso abbia spezzato il legame con la casa intestata ai genitori e di cui conserva solo la residenza. Pertanto la casa non può essere considerata “casa del debitore” di cui all’art. 513 c.p.c. e ciò risulta confortato anche da consolidata giurisprudenza della Cassazione la quale ha affermato la necessaria, stabile e duratura permanenza del debitore presso la casa dei genitori per procedere al pignoramento. La casa e le sue pertinenze non dovrebbero correre rischi, salvo la presenza di beni di esclusiva proprietà del figlio.(Avv. Giuseppe Bassu)

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