La Nuova Sardegna

Sassari

La pineta e le vie del sesso, il Comune ora dice basta

di Salvatore Santoni
La pineta e le vie del sesso, il Comune ora dice basta

Sorso, prime iniziative nella zona del villaggio Selva d’intesa con il condominio Previste attività anche per la tutela ambientale e contro le discariche abusive

21 ottobre 2015
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SORSO. Non ci si rende conto di cosa significa “sentirsi osservati” finché non si attraversano i sentieri ombrosi della pineta “a luci rosse” che cinge il villaggio “Selva”, a Platamona. Di giorno o di notte cambia poco, l’importante è andarci soli. Il parcheggio esterno è un hub per incontri amorosi di ogni tipo e per tutti gli orientamenti. C’è il sesso a pagamento delle prostitute nigeriane, ci si imbatte nei fugaci incontri di coppiette innamorate o si può fare il cosiddetto cruising (la ricerca di incontri sessuali tout court). Formate le coppie (o i gruppi) ci si imbuca nel labirinto di viottoli che si sviluppa nel cuore della pineta fra il terzo e quarto pettine. Quando cala il sole, a fare da segnapasso fra pini e ginepri, ci pensano le pellicole cangianti lasciate in eredità da amanti focosi. Nell’aria il tanfo è insopportabile; sotto i piedi ci finisce di tutto: vetri rotti, ceramiche di sanitari, mattoni, eternit, cartacce intonse. A un palmo dalla baldoria sessuale, dall’altro lato della terra di mezzo, ci sono i residenti del “Selva”, esasperati da una situazione che va avanti da anni. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Morghen, per risolvere il problema ha messo in piedi una task force insieme all’amministrazione condominiale. Le criticità sono tante e delicate, anche di tipo ambientale. Infatti, la riservatezza che offre la zona, è spesso sfruttata dagli incivili per effettuare ingenti sversamenti di spazzatura e rifiuti speciali. Non a caso, proprio in una zona della pineta “a luci rosse”, in passato la Guardia di finanza aveva sequestrato alcune discariche. In questi giorni, gli uffici del Comune di Sorso sono al lavoro per intavolare una soluzione definitiva. Per primo, quello che riguarda la baldoria notturna. Alcuni residenti della zona si sentono accerchiati dal continuo via vai di incontri, e hanno lamentato a più riprese di non reggere più la situazione. L’amministratore del residence, Pietro Campochiaro, venerdì scorso ha incontrato i vertici dell’amministrazione comunale sorsense per iniziare a discutere di soluzioni concrete. «Abbiamo posto il problema evidenziando la situazione di degrado della zona – spiega l’amministratore –. L’idea è di rivalorizzare gli spazi attigui al villaggio, e la nostra proposta prevede di spostare i cancelli del complesso ai bordi della strada litoranea per evitare l’accesso indiscriminato». Nel frattempo, il primo cittadino, Giuseppe Morghen, ha incaricato i barracelli e le guardie zoofile del monitoraggio della situazione e di aumentare il presidio della zona. «I problemi li conosciamo – commenta l’assessore all’Ambiente, Gianni Tilocca – e proprio di recente siamo intervenuti per ripulire alcune discariche. Siamo di fronte a un problema di difficile gestione, e purtroppo la piazzola dei parcheggi dove si affaccia l’entrata secondaria del “Selva” è terra di nessuno. Ora abbiamo dato mandato agli uffici per capire a chi appartiene l’area e nei prossimi giorni è previsto un secondo incontro con l’amministratore».

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