I liceali e un Tg sul femminicidio
Presentato nell’auditorium dello Scientifico lo “speciale” realizzato dai ragazzi
PORTO TORRES. “Detenuto matricola n. 555: Perché sparai alla mia amante” – titolo di una pubblicazione editoriale dedicata ad un detenuto di Tramariglio, uno stalker di 80 anni fa, che tentò di uccidere una ragazza di cui si era invaghito – è diventato un progetto di educazione all’ambiente, al rispetto e alla legalità che ha coinvolto attivamente gli studenti di quarta e quinta del liceo scientifico Europa Unita.
Alla presentazione nell’auditorium del liceo c’erano tutti i ragazzi protagonisti del progetto, che hanno presentato un’edizione speciale del loro Tg regionale con servizi dedicati proprio al femminicidio e una sorta di intervista virtuale ad una donna oggetto di maltrattamento. Un lavoro voluto dall’assessorato regionale della Difesa dell’ambiente, coordinato dal Parco naturale di Porto Conte in collaborazione con il Parco dell’Asinara, per fornire alle giovani generazioni scolastiche un approccio diretto con uno dei temi emergenti del nostro tempo e non solo.
Il volume curato da Vittorio Gazale e Antonello Serra, 190 pagine, è inserito nella collana I quaderni del Parco di Porto Conte: il libro rappresenta una tessera preziosa del lavoro di recupero dell’archivio della colonia penale di Tramariglio ovvero un’imponente attività di ricerca di documenti, fascicoli e articoli delle cronache del tempo svolta da alcuni detenuti in articolo 21 delle Case circondariali di Sassari e Alghero con l’aiuto e la consulenza dei tecnici degli Archivi di Stato e del Provveditorato regionale.
«Il lavoro ha già permesso la schedatura e il riordino di tutto il materiale cartaceo del vecchio archivio – ricorda Vittorio Gazale -, circa 100 metri lineari di documentazione, la realizzazione di alcune pubblicazioni e l’allestimento di un museo della memoria localizzato nell’area delle vecchie celle di rigore della Diramazione centrale di Tramariglio, oggi sede del Parco di Porto Conte».
Il tema della pubblicazione, di estrema attualità, ha permesso di soffermarsi su alcuni dati drammatici come il numero dei procedimenti per stalking in Italia, oltre 10mila all’anno: il 91 per cento degli imputati è di sesso maschile, mentre il 90 per cento delle vittime di sesso femminile.
Un dato agghiacciante rispetto al quale purtroppo si dimostra che dal 1937 non sono stati fatti molti passi avanti, perchè questo genere di delitti si ripete con preoccupante ciclicità. (g.m.)